Agricoltori del futuro: 20.000 euro ai giovani che fanno rinascere la terra con il “Good Farmer Award” 2025
Hai meno di 35 anni, un’azienda agricola biologica e la passione per pratiche che non solo rispettano l’ambiente, ma lo rigenerano? Questa potrebbe essere la tua occasione. Il Gruppo Davines, in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, lancia la seconda edizione del “The Good Farmer Award”, il primo premio italiano dedicato ai giovani...

Hai meno di 35 anni, un’azienda agricola biologica e la passione per pratiche che non solo rispettano l’ambiente, ma lo rigenerano? Questa potrebbe essere la tua occasione.
Il Gruppo Davines, in collaborazione con la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, lancia la seconda edizione del “The Good Farmer Award”, il primo premio italiano dedicato ai giovani agricoltori che hanno abbracciato i principi dell’agricoltura biologica rigenerativa.
Si tratta di un’opportunità per chi sta già cambiando il volto dell’agricoltura italiana: due progetti riceveranno 10.000 euro ciascuno per potenziare le pratiche agroecologiche già avviate.
Le candidature sono aperte dal 3 aprile al 16 giugno 2025 sul sito ufficiale del Gruppo.
Che cos’è l’agricoltura biologica rigenerativa
Agricoltura biologica rigenerativa non significa solo evitare pesticidi e fertilizzanti chimici, ma adottare un approccio che imita i processi naturali, creando sistemi agricoli in grado di autosostenersi e migliorare la qualità del suolo nel tempo.
I candidati dovranno dimostrare di utilizzare almeno tre delle pratiche rigenerative indicate nel bando: dalla rotazione colturale al minimo disturbo del suolo, dall’utilizzo di fertilizzanti organici alla coltivazione di alberi associata a campi seminativi o pascoli, fino all’uso di colture di copertura come le leguminose e la pacciamatura del terreno.
La novità di quest’anno? Il premio si apre anche alle aziende agricole-zootecniche che integrano l’allevamento estensivo con la produzione agricola biologica, riconoscendo il valore dell’approccio sinergico che sfrutta, ad esempio, il letame per la concimazione e il riciclo di nutrienti vegetali come mangime.
L’agricoltura rigenerativa conviene (anche economicamente)
Chi pensa che queste pratiche siano solo un lusso per idealisti dovrebbe dare un’occhiata ai risultati dello studio quarantennale del Rodale Institute, citato nel documento del premio. La ricerca dimostra che i sistemi biologici rigenerativi non solo eguagliano le rese dell’agricoltura convenzionale nel lungo periodo, ma in alcuni casi le superano, con costi operativi inferiori.
Importante è la performance durante i periodi di siccità: i campi gestiti con metodi rigenerativi hanno mostrato una produttività superiore del 30% rispetto a quelli convenzionali negli anni caratterizzati da scarse precipitazioni, grazie alla maggiore capacità del suolo di trattenere l’acqua. Inoltre, la sostanza organica nei suoli rigenerativi è aumentata del 100%, rendendoli più resilienti ai cambiamenti climatici.
Un’opportunità globale: il premio sbarca anche negli USA
La notizia che conferma l’importanza di questa iniziativa è il suo debutto anche oltreoceano: la filiale nordamericana del Gruppo Davines, in collaborazione con il Rodale Institute, ha da poco chiuso le candidature per l’edizione statunitense del premio. Il vincitore, che sarà annunciato il 22 aprile 2025 in occasione della Giornata Mondiale della Terra.
La cerimonia di premiazione dell’edizione italiana si terrà tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre 2025 al Davines Group Village di Parma, dove una giuria di otto esperti, presieduta da Edo Ronchi, selezionerà i due progetti più innovativi e avanzati. Un’occasione per i giovani agricoltori che stanno dimostrando, con i fatti, che un’agricoltura diversa non solo è possibile, ma rappresenta il futuro.
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