Aggressioni sugli autobus, sette negli ultimi sei mesi. Incontro in prefettura

Nei prossimi giorni si riunirà il tavolo tecnico per valutare se e quali misure adottare. Non è escluso che vengano implementati i servizi di vigilanza anche in borghese

Feb 18, 2025 - 03:33
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Aggressioni sugli autobus, sette negli ultimi sei mesi. Incontro in prefettura

Grosseto, 18 febbraio 2025 – Il fenomeno non è nuovo, ma non per questo meno grave. Tanto che nei prossimi giorni, entreo questa settimana pare, se ne occupera anche il Comitato di sicurezza della prefettura. Si tratta delle aggressioni sugli autobus: in alcuni casi, i più eclatanti ha portato anche a conseguenze importanti. Negli ultimi sei mesi, in provincia di Grosseto, ce ne sono state sette, almeno quelle che riguardano gli episodi più gravi, quanto a conseguenze. Situazioni che vanno dai danneggiamenti di sedili o altre parti dei mezzi, fino ad atteggiamenti molesti nei confronti dei conducente o del controllore.

Sette episodi che sono stati segnalati come molestie o aggressioni, ma che fortunatamente non hanno portato a conseguenze fisiche, come invece era avvenuto nel 2023, quando in due casi l’aggressione subita dai dipendenti dell’azienda di trasporti che si occupa anche della provincia di Grosseto, sfociò nell’apertura della procedura di infortunio sul lavoro.

La convocazione del tavolo tecnico in prefettura, che è periodica, serve appunto per fare il punto proprio su questi episodi, per tenerli continuamente monitorati e per valutare eventuali correttivi da apportare per la prevenzione. Con l’intento di favorire la collaborazione tra le forze dell’ordine e l’azienda per la gestione di queste situazioni. Non escludendo, se reputato necessario, che ci possa essere un’intensificazione dei controlli anche con personale in borghese, come è stato disposto in altre province d’Italia. Dove sono stati implementati i servizi di vigilanza sui mezzi pubblici, soprattutto sulle linee a più alto rischio e a più alta concentrazione di passeggeri secondo una mappatura predisposta dall’agenzia per la mobilità. Facendo anche conto sulla rete di videosorveglianza aziendale.