Affitti brevi in crisi? Convocato un tavolo al Mitur

Brusca frenata per gli affitti brevi che nel mese di febbraio – stando ai primi dati rilevati da Aigab (l’associazione italiana dei gestori degli affitti brevi) – hanno subito un calo dell’11% rispetto al mese di gennaio nelle 20 maggiori province rilevate. Un traumatico contraccolpo rispetto alla costante crescita degli ultimi tempi, dovuto secondo i vertici dall’associazione dall’eccessiva offerta che si è riversata sul mercato. D’altra parte se si considera che nella sola città di Roma, per via del Giubileo, si è registrato un aumento a doppia cifra di locali adibiti agli affitti brevi, si capisce come sia stata inevitabile la contrazione che infatti nella città eterna ha toccato il -8%. Continue reading Affitti brevi in crisi? Convocato un tavolo al Mitur at L'Agenzia di Viaggi Magazine.

Mar 17, 2025 - 11:12
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Affitti brevi in crisi? Convocato un tavolo al Mitur
Affitti brevi in crisi? Convocato un tavolo al Mitur

Brusca frenata per gli affitti brevi che nel mese di febbraio – stando ai primi dati rilevati da Aigab (l’associazione italiana dei gestori degli affitti brevi) – hanno subito un calo dell’11% rispetto al mese di gennaio nelle 20 maggiori province rilevate. Un traumatico contraccolpo rispetto alla costante crescita degli ultimi tempi, dovuto secondo i vertici dall’associazione dall’eccessiva offerta che si è riversata sul mercato.

D’altra parte se si considera che nella sola città di Roma, per via del Giubileo, si è registrato un aumento a doppia cifra di locali adibiti agli affitti brevi, si capisce come sia stata inevitabile la contrazione che infatti nella città eterna ha toccato il -8%. Per gli esperti l’assestamento del fenomeno degli affitti brevi era una naturale conseguenza legata al repentino sviluppo delle locazioni messe sul mercato. A preoccupare l’Aigab c’è anche un altro aspetto: l’appesantimento delle procedure e degli adempimenti che sono stati posti in essere dalle autorità: oltre al Cin (Codice di Identificazione), sono stati introdotti obblighi per la sicurezza (rilevatori di gas, estintori), lo smantellamento delle key box e l’obbligo della identificazione ‘de visu’ degli ospiti, stabilita con una apposita circolare e un quadro sanzionatorio che ha già indotto alcuni soggetti dell’offerta a uscire dal mercato degli affitti brevi e riconvertire le proprie location nel mercato degli affitti lunghi, a canone concordato. Non a caso il calo più vistoso si è avuto a Firenze (-20%), la città dove è esplosa la polemica sulla proliferazione di key box nel centro storico.

Al di là dei giudizi sulla fase di assestamento, quello degli affitti brevi è ormai un mercato consolidato con dati consistenti per il nostro turismo: ad oggi, sono stati assegnati 519mila Cin, pari all’85% elle strutture registrate al Mitur. E proprio dal ministero è giunta la convocazione delle associazioni di rappresentanza degli affitti brevi per il prossimo 20 marzo e si discuterà anche delle nuove possibili modalità operative da adottare per rispettare il divieto di key box: e tra le ipotesi più accreditate e sostenute dalle stesse associazioni, c’è la soluzione del controllo dell’inquilino via app.