Adolescence: chi sono gli Incel (e perché potresti averli conosciuti anche tu)
L’enorme successo della serie Netflix Adolescence ha finalmente portato all’attenzione di tutto il mondo un tema di cui si parla da tempo fra chi si occupa di questioni di genere: quello degli Incel, i ragazzi di oggi consumano, senza alcun tipo di filtro ed educazione, un’enorme quantità di contenuti online sessisti e misogini. Non si […] The post Adolescence: chi sono gli Incel (e perché potresti averli conosciuti anche tu) appeared first on The Wom.


L’enorme successo della serie Netflix Adolescence ha finalmente portato all’attenzione di tutto il mondo un tema di cui si parla da tempo fra chi si occupa di questioni di genere: quello degli Incel, i ragazzi di oggi consumano, senza alcun tipo di filtro ed educazione, un’enorme quantità di contenuti online sessisti e misogini. Non si tratta semplicemente di rappresentazioni stereotipate come quelle che si trovano su altri media, ma di contenuti propagandistici che possono essere considerati una vera e propria forma di radicalizzazione. Il fenomeno è così diffuso nel Regno Unito – Paese in cui la serie è ambientata – che lo scorso anno la polizia ha reso noto di aver cominciato a trattare quella che viene chiamata “misoginia estrema online” come una forma di terrorismo. La serie, dove un ragazzo di 13 anni è accusato dell’omicidio di una coetanea dopo aver frequentato gli ambienti Incel, parla proprio di questo.
Chi sono gli Incel
Sebbene esistano sin dagli anni Novanta, gli Incel sono balzati all’onore delle cronache alla metà dello scorso decennio, dopo che il 23 maggio 2014 il ventiduenne Elliot Rodger uccise sette persone nel massacro di Isla Vista, in California. Rodger era un frequentatore di forum Incel, sigla che sta per “involuntary celibates” (celibi involontari), comunità online di uomini che sostengono di non poter avere alcuna relazione con le donne a causa del proprio aspetto. Gli Incel fanno parte di una più ampia sottocultura, che gli studiosi hanno chiamato “maschiosfera” (manosphere) e che può essere definita una rete di comunità frequentate principalmente da uomini che discutono le relazioni di genere e i significati della mascolinità. Oltre agli Incel, fanno parte di questa rete molte altre realtà, come gli MRAs (Men’s Rights Activists) gli attivisti per i diritti maschili, i Men Going Their Own Way, che rifiutano il contatto con il genere femminile e i Pick Up Artists (artisti del rimorchio), che si concentrano su presunte “tecniche di seduzione”.
Nonostante le idee anche molto divergenti, quello che accomuna le diverse comunità è l’idea che quello maschile sia il vero genere discriminato nella società, mentre le donne hanno numerosi vantaggi da ogni punto di vista: non solo godrebbero di maggiori diritti, ma la loro vita è più semplice perché non avranno mai problemi a trovare un partner sessuale. La maschiosfera, infatti, si contraddistingue per una enorme produzione “teorica”, che si basa sulla teoria LMS: le donne sarebbero interessate solo all’aspetto (“Look”), ai soldi (“Money”) e allo status sociale (“Status”) e un uomo che non possiede queste caratteristiche è destinato all’infelicità e alla solitudine.
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Dalla maschiosfera al mainstream
Inizialmente la maschiosfera era un fenomeno marginale di Internet, che si nutriva di comunità chiuse che si ritrovavano in spazi difficili da raggiungere per l’utente medio, come i forum e le imageboard come 4Chan e 8Chan, protetti spesso dall’anonimato. Il mondo esterno ne è venuto a conoscenza solo in seguito a casi di cronaca come sparatorie di massa o attacchi come quello di Isla Vista o quello di Montreal del 2018, che provocò la morte di 8 persone. Gli esperti hanno cominciato a parlare di “terrorismo misogino”, contando più di 35 azioni terroristiche pianificate o compiute negli ultimi dieci anni, anche in Italia, dove il suprematista Andrea Savona stava progettando una strage – fortunatamente mai portata a termine – durante una manifestazione femminista.
Quello che è cambiato profondamente negli ultimi due o tre anni, e che racconta anche la serie Adolescence, è che queste forme estremiste sono pian piano scivolate nel mainstream, confondendosi in mezzo a milioni di altri contenuti e adottando il loro linguaggio: non più mille sigle complicate e lunghi paragrafi di pseudo-teorie, ma video brevi e diretti, scioccanti, estratti da podcast pensati per attirare subito l’attenzione nello scrolling infinito. Non è più necessario loggarsi in qualche forum oscuro, ma tutto è a immediata disposizione del fruitore passivo, tra un video di una partita di calcio e un influencer del fitness.
E sono proprio gli influencer a essersi fatti i primi promotori di questa propaganda, come Andrew Tate, arrestato con il fratello per stupro e tratta di esseri umani in Romania e fatto rientrare negli Stati Uniti con l’intercessione di Trump in persona. Tate, il cui numero di follower su X è cresciuto a dismisura dopo le accuse gravissime per cui è stato imputato, è una figura molto amata fra i giovani inglesi che, secondo un recente sondaggio, hanno più probabilità di aver consumato suoi contenuti online di quanta ne hanno di sapere il nome del primo ministro. Il 45% dei ragazzi britannici tra i 16 e i 24 anni lo considera un modello. Non è un caso, quindi, se gli sceneggiatori di Adolescence hanno deciso di citare proprio il suo nome.
Adolescence ha avuto un successo straordinario perché ha mostrato, in modo traumatico, quanto poco controllo gli adulti abbiano su ciò che gli adolescenti consumano online. Ma la svolta mascolinista della nostra società è sotto gli occhi di tutti, non solo dei ragazzini di TikTok: i broligarchi che hanno in mano le sorti del pianeta, come il ceo di Meta Mark Zuckerberg ed Elon Musk, ammiccano in maniera esplicita alla cultura della maschiosfera. Trump ha vinto le elezioni soprattutto grazie al voto dei giovani uomini bianchi, di cui si è conquistato il sostegno non solo con una piattaforma politica che esalta il riscatto del “maschio”, ma anche comparendo come ospite dei podcast e dei video di YouTube degli influencer seguitissimi da quella fascia d’età.
Non solo gli Incel non hanno smesso di essere terroristi (nel 2024 è stata sventata una strage a Bordeux, in Francia), ma la loro ideologia infestante, per quanto annacquata e semplificata, ha attecchito ovunque. E per questo è diventata ancora più pericolosa.
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