Addio Fulco Pratesi, padre dell’ambientalismo in Italia e fondatore del WWF Italia: grazie per aver sempre difeso la natura

L’incontro che cambiò tutto: un’orsa e i suoi cuccioli Il fondatore del WWF Italia, Fulco Pratesi, è morto stanotte in una clinica romana all’età di 90 anni. Architetto, giornalista, disegnatore e instancabile attivista, Pratesi ha rappresentato per decenni il volto dell’ambientalismo italiano, guidando un’intera generazione di naturalisti con il suo esempio e la sua passione....

Mar 1, 2025 - 15:53
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Addio Fulco Pratesi, padre dell’ambientalismo in Italia e fondatore del WWF Italia: grazie per aver sempre difeso la natura

L’incontro che cambiò tutto: un’orsa e i suoi cuccioli

Il fondatore del WWF Italia, Fulco Pratesi, è morto stanotte in una clinica romana all’età di 90 anni. Architetto, giornalista, disegnatore e instancabile attivista, Pratesi ha rappresentato per decenni il volto dell’ambientalismo italiano, guidando un’intera generazione di naturalisti con il suo esempio e la sua passione.

Nato a Roma nel 1934 e cresciuto a contatto con la natura nella campagna viterbese durante lo sfollamento, Pratesi visse una profonda trasformazione personale nel 1963. Durante una battuta di caccia nelle foreste dell’Anatolia, in Turchia, si trovò faccia a faccia con un’orsa accompagnata da tre cuccioli. Quell’incontro, che lui stesso definì “folgorante”, cambiò per sempre la sua vita e la sua prospettiva sul mondo naturale.

“La mia seconda vita è iniziata con un’orsa”, ricordava Pratesi. “Oggi, dopo questo lunghissimo percorso che ci deve rendere orgogliosi di tutto ciò che abbiamo realizzato, posso dire che la natura è tutto. È ciò che ci salva dalla specie che fa più danni: l’uomo”.

La nascita del WWF Italia: un sogno diventato realtà

Al suo ritorno in Italia, Pratesi vendette il fucile da caccia e acquistò una macchina fotografica. Venuto a conoscenza della nascita del World Wildlife Fund in Svizzera, decise di contattarli per fondare una sezione italiana. La risposta che ricevette fu emblematica della sfida che lo attendeva: “Dovrà trovare lei i soldi necessari al progetto”.

Nonostante le difficoltà economiche e familiari – aveva già quattro figli – Pratesi non si arrese. Nel 1966, riunì alcuni amici “illuminati” nel suo studio di architetto e diede vita al WWF Italia, come lui stesso raccontava, “con pochi soldi e tanto entusiasmo”.

Un entusiasmo che è rimasto il suo tratto distintivo fino agli ultimi giorni.

Quella che iniziò come un’avventura in uno stanzino del suo studio si trasformò in una delle più importanti organizzazioni ambientaliste del paese, capace di plasmare le politiche di conservazione in Italia per oltre mezzo secolo.

Il modello Oasi: un’eredità per le generazioni future

La prima azione concreta del neonato WWF Italia fu l’acquisizione dei diritti di caccia della laguna di Burano, dando il via alla nascita della prima Oasi WWF e creando un modello di conservazione che si sarebbe replicato in tutto il paese.
Oggi le Oasi del WWF sono oltre 100 e proteggono circa 27.000 ettari di natura italiana – un risultato straordinario che rappresentava per Pratesi motivo di particolare orgoglio. Le conosceva e le amava tutte, una per una, considerandole la più tangibile eredità del suo lavoro.

Memorabile fu anche l’iniziativa del 1985, quando l’associazione raccolse oltre 600 milioni di lire – un vero crowdfunding ante litteram – per l’acquisto dell’area di Monte Arcosu, con l’obiettivo di salvare il cervo sardo dal bracconaggio e dall’estinzione.

Una vita dedicata alla natura

Fondamentale è stato anche il contributo di Pratesi alla definizione e approvazione di leggi cruciali per la tutela dell’ambiente italiano, dalla legge 157 sulla fauna a quella sui parchi del 1991, che ha dato vita al sistema dei Parchi nazionali.
Oltre all’impegno nel WWF, Pratesi è stato presidente della Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU) tra la metà degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, e parlamentare con i Verdi dal 1995 al 1997. Fino all’ultimo è rimasto Presidente onorario del WWF Italia e Direttore Responsabile dello storico magazine Panda, che aveva contribuito a fondare.

La passione per il disegno, coltivata fin da bambino, lo ha accompagnato per tutta la vita.

Fin da piccolissimo amavo gli animali e il disegno, raccontava.

Passavo i pomeriggi a disegnare gli animali dello zoo di Roma, con l’aiuto di uno zio pittore. È una passione che ho coltivato sempre, realizzando acquerelli e illustrando i miei taccuini naturalistici, fedeli compagni di viaggi e avventure in tutto il mondo.

L’importanza della cultura ambientale

La cultura ambientale è essenziale per garantire la tutela del nostro Pianeta, poiché promuove consapevolezza e responsabilità nei comportamenti individuali e collettivi. In Italia, un contributo fondamentale in questo ambito è stato dato da Fulco Pratesi, fondatore del WWF Italia e instancabile divulgatore.

Attraverso libri, articoli e reportage, Pratesi ha diffuso la necessità di proteggere la natura, sensibilizzando l’opinione pubblica su temi oggi cruciali come la vita sostenibile e il rispetto dell’ambiente. Sin dagli anni ‘70, con il manuale “Salva Natura”, ha educato i più giovani alla salvaguardia ecologica, portando avanti questa missione anche con la rivista “L’Orsa”, dedicata ai bambini. Inoltre, con la storica rubrica “Ecologia domestica” su La Nuova Ecologia, ha sottolineato come la difesa dell’ambiente parta dalle piccole scelte quotidiane.

Il suo impegno si è concretizzato anche nella promozione delle Oasi WWF, come Bosco Rocconi, e nella direzione della rivista Panda, strumenti chiave per la crescita della cultura ambientale in Italia. Con il suo lavoro e i suoi celebri disegni, Pratesi ha ispirato generazioni, lasciando un’eredità preziosa nella lotta per la tutela della biodiversità.

Con la scomparsa di Fulco Pratesi, l’Italia perde non solo un pioniere dell’ambientalismo, ma una figura che ha saputo trasformare un sogno per pochi – la protezione della natura in un paese in rapido sviluppo industriale – in una realtà consolidata e in un patrimonio condiviso di consapevolezza ecologica.

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