Addio a Papa Francesco: cosa succede adesso in Vaticano
La scomparsa di Papa Francesco segna un momento di grande commozione per il mondo cattolico e un passaggio storico per la Chiesa. Oltre all’impatto spirituale e sociale, l’evento ha anche importanti ripercussioni economiche, sia per il Vaticano che per l’Italia, in un contesto già segnato dall’inizio del Giubileo 2025. Costi e gestione finanziaria durante la […] L'articolo Addio a Papa Francesco: cosa succede adesso in Vaticano proviene da Economy Magazine.

La scomparsa di Papa Francesco segna un momento di grande commozione per il mondo cattolico e un passaggio storico per la Chiesa. Oltre all’impatto spirituale e sociale, l’evento ha anche importanti ripercussioni economiche, sia per il Vaticano che per l’Italia, in un contesto già segnato dall’inizio del Giubileo 2025.
Costi e gestione finanziaria durante la Sede Vacante
Durante la sede vacante, l’amministrazione passa al Camerlengo, che garantisce la continuità operativa della Santa Sede. Tuttavia, il periodo di transizione comporta spese straordinarie:
- Funerali papali, con costi legati alla sicurezza e alla gestione di milioni di fedeli attesi a Roma.
- Conclave, che implica spese per l’ospitalità dei cardinali e l’organizzazione della procedura elettiva.
- Fluttuazioni nelle donazioni, che possono aumentare o ridursi a seconda della percezione della stabilità del Vaticano.
Le finanze della Santa Sede e il costo del Conclave
Il Vaticano ha affrontato sfide finanziarie negli ultimi anni, ma l’ultimo bilancio dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica) mostra segnali positivi. Nel 2023, l’utile è stato di 45,9 milioni di euro, con un contributo di 37,9 milioni alla Curia Romana, in crescita rispetto ai 32,27 milioni del 2022. L’Apsa ha anche aumentato il proprio patrimonio netto di 7,9 milioni di euro.
L’arcivescovo Giordano Piccinotti, presidente dell’Apsa, ha sottolineato come la gestione prudente abbia permesso di incrementare le entrate senza dismissioni patrimoniali. Il bilancio si suddivide in due aree principali:
- Gestione mobiliare, con un surplus di 27,6 milioni di euro nel 2023, grazie a investimenti a basso rischio e sostenibili.
- Gestione immobiliare, con un surplus di 35 milioni di euro, derivante dalla gestione di oltre cinquemila immobili, il 70% dei quali destinati a funzioni ecclesiastiche.
Nel 2023, l’Apsa ha introdotto un nuovo sistema di gestione immobiliare e un aggiornamento del Regolamento Locazioni. Il futuro assetto finanziario della Santa Sede dipenderà anche dalle scelte del prossimo Pontefice in termini di trasparenza e gestione patrimoniale.
Turismo religioso
L’afflusso di pellegrini a Roma è probabilmente desinato a crescere vertiginosamente nelle prossime settimane. Durante la scomparsa di Giovanni Paolo II nel 2005, oltre quattro milioni di persone si recarono nella capitale italiana, generando un impatto economico significativo.
Il settore alberghiero, la ristorazione e i trasporti pubblici registrano solitamente un incremento di domanda, con effetti sul Pil locale.
L’effetto si somma all’inizio del Giubileo del 2025, evento che ha già portato un forte aumento di visitatori e investimenti in infrastrutture. La concomitanza di questi due eventi potrebbe accelerare alcuni lavori previsti dal piano giubilare, con ricadute dirette sulle imprese coinvolte e sull’occupazione nel settore turistico.
L’eredità economica del Pontefice
Il Papa, in quanto capo della Chiesa Cattolica, non possiede un patrimonio personale nel senso tradizionale del termine. Tuttavia, gestisce le risorse della Santa Sede e dello Stato Vaticano, che comprendono:
- Il bilancio del Vaticano, con entrate e uscite destinate alla gestione della Curia Romana, delle missioni e delle opere di carità.
- L’Obolo di San Pietro, un fondo alimentato dalle donazioni dei fedeli per scopi caritativi.
- Il patrimonio dell’Apsa (Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica), che gestisce beni immobili e investimenti.
- Lo IOR (Istituto per le Opere di Religione), spesso chiamato “banca vaticana”, che amministra fondi per ordini religiosi e istituzioni cattoliche.z
Il Papa, come capo della Chiesa, non possiede direttamente questi beni né ne dispone a titolo personale. Vive in Vaticano, ha a disposizione risorse per le sue funzioni, ma non accumula ricchezze private né può lasciare eredità.
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