"A Riad la Russia ha chiesto agli Usa il ritiro delle forze Nato dal fianco orientale”. Crescono i timori in Europa
Lo riporta il Financial Times. Gli Stati Uniti avrebbero respinto la richiesta, ma il timore nella capitali europee è che l'amministrazione Trump possa alla fine accoglierla per arrivare a un accordo di pace in Ucraina

Roma, 20 febbraio 2025 - Un terremoto, che a ogni ora produce nuove scosse. Mandando in soffitta l’ordine mondiale conosciuto negli ultimi 70 anni. Nell'incontro a Riad, la Russia avrebbe chiesto agli Stati Uniti il ritiro delle forze Nato dal fianco orientale dell'Alleanza, suscitando il timore nelle capitali europee che l'amministrazione Trump possa alla fine accoglierla per arrivare a un accordo di pace in Ucraina. A riportare la notizia è il Financial Times. Cristian Diaconescu, capo di gabinetto e consigliere per la difesa e la sicurezza nazionale del presidente romeno, ha dichiarato che la delegazione americana ha respinto la proposta, sottolineando però che non ci sono garanzie sul fatto che Washington non possa alla fine accoglierla.
"Per quanto ne so, la situazione può cambiare di ora in ora o di giorno in giorno", ha detto Diaconescu alla televisione Antena3, aggiungendo che i leader di Regno Unito e Francia, attesi a Washington la prossima settimana, cercheranno di convincere il presidente Donald Trump a non cedere a questa richiesta.
Già nei giorni scorsi il Financial Times aveva pubblicato indiscrezioni secondo le quali gli Stati Uniti starebbero considerando la possibilità di ritirare le proprie truppe di stanza negli Stati baltici. "La Lituania farà tutto il possibile perché le truppe statunitensi rimangano nel Paese", ha affermato oggi il primo ministro lituano, Gintautas Paluckas. Dal 2019, un battaglione americano è presente in pianta stabile presso la cittadina di Pabrade, nella Lituania sudorientale al confine con la Bielorussia. Trump contro Zelensky, Parigi: “Qui l’unico dittatore è Putin”. Mossa dei leader Ue: lunedì visita a Kiev
Intanto vanno avanti i progetti di riarmo. Nel 2026 la spesa per la difesa dell'Estonia supererà il 4% del Pil, ha annunciato il ministro della Difesa estone, Hanno Pevkur, senza fornire cifre precise ma sottolineando che l'innalzamento rispetto al 3,7% precedentemente stabilito è stato reso inevitabile in relazione ai cambiamenti intervenuti nella situazione della sicurezza internazionale. I Paesi baltici si sono impegnati ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del Pil nei prossimi anni, come proposto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.