40 CFU in 4 mesi per il sostegno: ma davvero i corsi INDIRE sono così vantaggiosi?

Sul sito del Dipartimento per il programma di Governo sono stati pubblicati in queste ore i Decreti attuativi per l’avvio dei corsi di specializzazione sul sostegno, che risponderebbero, sulla carta, all’esigenza di formare docenti in grado di supportare gli alunni con disabilità. Dal 2023 al 2025, il Ministero ha previsto un percorso transitorio e accelerato...

Apr 30, 2025 - 18:49
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40 CFU in 4 mesi per il sostegno: ma davvero i corsi INDIRE sono così vantaggiosi?

Sul sito del Dipartimento per il programma di Governo sono stati pubblicati in queste ore i Decreti attuativi per l’avvio dei corsi di specializzazione sul sostegno, che risponderebbero, sulla carta, all’esigenza di formare docenti in grado di supportare gli alunni con disabilità.

Dal 2023 al 2025, il Ministero ha previsto un percorso transitorio e accelerato per quei docenti con anni di servizio alle spalle. Questi percorsi abbreviati, destinati a chi ha già esperienza sul campo, sono pensati per “colmare rapidamente la carenza di insegnanti specializzati“, ma attenzione: non in tutte le aree scolastiche.

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Per alcuni ordini di scuola, infatti, la domanda non è così urgente, e sono già numerosi i docenti in attesa di un’opportunità.

I dettagli dei corsi di sostegno

I nuovi corsi sono aperti a chi ha maturato almeno tre anni di esperienza su posto di sostegno, anche non continuativi, nelle scuole statali e paritarie negli ultimi cinque anni. Le modalità didattiche includeranno un mix di lezioni online e laboratori in presenza, con un limite di 10% di attività asincrone, e un monte ore complessivo che prevede 40 CFU (Crediti Formativi Universitari).

Il programma richiede una durata minima di quattro mesi e prevede esami finali, sia teorici che pratici, per valutare la preparazione.

Modalità di iscrizione e costi

Le iscrizioni avverranno tramite graduatorie, con priorità data ai docenti con maggiore anzianità. I corsi avranno una durata variabile e il numero di partecipanti per ogni grado di istruzione potrà variare tra 50 e 150. In caso di sovrannumero, il Ministero potrà autorizzare l’avvio di ulteriori cicli formativi, sempre entro il termine del 2025.

Il costo massimo per ogni corso sarà di 1.300 euro, a carico degli iscritti, con l’ausilio di risorse già disponibili senza pesare ulteriormente sulle scuole.

I dubbi

Nonostante la buona intenzione di formare docenti qualificati in tempi brevi, molti esperti sollevano dubbi sull’efficacia di un programma che si svolge principalmente online. La formazione telematica, infatti, potrebbe non garantire la stessa qualità di interazione diretta che invece un corso in presenza permetterebbe. Secondo alcuni, questa potrebbe essere più una “sanatoria” per risolvere rapidamente la carenza di insegnanti, piuttosto che un’opportunità di crescita solida e approfondita per i docenti.

Il futuro dei corsi di sostegno: necessità realmente urgente?

Nonostante il programma sia stato presentato come una risposta urgente, molti si chiedono se la carenza di insegnanti specializzati sia davvero tale in tutte le aree. In alcune classi di concorso, infatti, le liste di attesa sono già lunghe, e il numero di docenti specializzati che attendono l’opportunità di insegnare è consistente.

E poi il dubbio lecito: questa vera e propria sanatoria corrisponderà realmente a una sana formazione di un insegnante di sostengo?

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