1° maggio da record, elettricità quasi gratis per otto ore consecutive: perché è sceso il prezzo e quali sono le conseguenze (anche negative)
Italia Solare esulta: «Con il fotovoltaico si abbassano le bollette, soprattutto quelle delle imprese». Ma la presenza prolungata di prezzi nulli presenta anche alcune sfide L'articolo 1° maggio da record, elettricità quasi gratis per otto ore consecutive: perché è sceso il prezzo e quali sono le conseguenze (anche negative) proviene da Open.

Per la prima volta, l’energia elettrica in Italia ha raggiunto un prezzo pari o vicino a zero euro per quasi otto ore consecutive. Dalle 10 alle 17 di oggi, giovedì 1° maggio, il mercato elettrico italiano ha sperimentato il cosiddetto prezzo nullo, con il Pun (prezzo unico nazionale) che è crollato vicino allo zero. Questa situazione si è determinata principalmente per due motivi. Innanzitutto, i consumi più bassi del solito, dovuti anche al fatto che oggi è una giornata di festa. Il secondo motivo ha a che fare invece con l’aumento della produzione di energia fotovoltaica, grazie al sole che splende su praticamente tutte le regioni italiane.
Perché è sceso il prezzo dell’energia elettrica
A spiegare cosa abbia spinto il prezzo dell’energia elettrica vicino allo zero è Gionata Picchio, vicedirettore di Staffetta Quotidiana, che al Corriere dice: «Il prezzo che si forma sulla borsa è pari a quello dell’offerta accettata per soddisfare l’ultimo kilowattora di richiesta e solitamente questa viene coperta con le centrali a gas. Quando però i consumi sono molto bassi e l’offerta rinnovabile è alta, come avverrà oggi che è un giorno di festa, in alcune ore per soddisfare l’intera richiesta basteranno l’eolico e il solare». Durante le contrattazioni sul mercato gestito dal Gme, su cui ogni giorno i produttori vendono l’energia, si è stimato che oggi la domanda avrebbe raggiunto un picco massimo di 22 gigawatt. Ad oggi, l’Italia può contare su 13 GW di eolico e 38 GW di fotovoltaico, che nelle ore centrali della giornata di oggi – ha spiegato il professor Giuseppe Zollino al Corriere – «produrranno tutti insieme una quantità di energia maggiore o uguale alla domanda».
Italia Solare: «Giornata storica»
Per Italia Solare, la principale associazione che riunisce i produttori di fotovoltaico, ciò che è accaduto oggi non fa che confermare il ruolo cruciale delle rinnovabili per abbassare i prezzi dell’energia. «I consumatori che hanno contratti indicizzati al prezzo all’ingrosso, soprattutto le imprese, stanno beneficiando di un effetto immediato: il fotovoltaico riduce le bollette», ha esultato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare. Secondo Viscontini, si può continuare la transizione verso le fonti di energia più pulite «continuando ad assicurare la sicurezza della rete e prevenendo situazioni emergenziali come si sono verificate in Spagna con il recente blackout».
Gli svantaggi dell’energia «gratis»
Eppure, quando i prezzi dell’energia elettrica raggiungono lo zero si rischia anche di andare incontro a una serie di risvolti tutt’altro che positivi. Innanzitutto a causa dell’overgeneration, ossia la sovrapproduzione di energia, che – spiega Gionata Picchio – «rende più complesso gestire in sicurezza la rete e richiede interventi impiantistici e gestionali». Inoltre, se i prezzi fossero sempre nulli, nessuno avrebbe interesse a investire in nuovi impianti. La soluzione principale per ovviare a questi problemi, spiega ancora il direttore di Staffetta Quotidiana, è investire nell’accumulo, che permette di immagazzinare l’energia e utilizzarla in un momento successivo. Ma c’è un dettaglio con cui bisogna fare i conti: i costi per rafforzare la rete e realizzare sistemi di accumulo finiscono tra gli oneri che si pagano in bolletta, finendo per vanificare – almeno in parte – i benefici di avere un prezzo nullo dell’energia elettrica.
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