#1 Happy Family USA – La Recensione della sciroccata serie animata di Ramy Youssef

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su #1 Happy Family USA, la serie animata appena sbarcata su Prime Video!! Il 9/11, per una singolare combinazione di illuminazioni ed eventi, sarebbe il giorno ideale per rivelare al mondo la propria relazione gay. Almeno è quello che pensano Mona e Gina, due ragazze liceali del New Jersey che si… Leggi di più »#1 Happy Family USA – La Recensione della sciroccata serie animata di Ramy Youssef The post #1 Happy Family USA – La Recensione della sciroccata serie animata di Ramy Youssef appeared first on Hall of Series.

Apr 21, 2025 - 02:04
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#1 Happy Family USA – La Recensione della sciroccata serie animata di Ramy Youssef

ATTENZIONE: l’articolo contiene spoiler su #1 Happy Family USA, la serie animata appena sbarcata su Prime Video!!

Il 9/11, per una singolare combinazione di illuminazioni ed eventi, sarebbe il giorno ideale per rivelare al mondo la propria relazione gay. Almeno è quello che pensano Mona e Gina, due ragazze liceali del New Jersey che si preparano a fare coming out con le proprie famiglie. Solo che il 9/11 è una data diventata tristemente famosa per qualcos’altro. Siamo nel 2001 e gli Stati Uniti stanno per vivere uno dei momenti più drammatici della loro storia. #1 Happy Family USA parte proprio da quel giorno. Anzi, da qualche ora prima.

Il pilot della serie animata creata da Ramy Youssef (autore di Ramy) con Pam Brady (South Park) e disponibile ora su Amazon Prime Video, ci presenta la famiglia Hussein a poche ore dall’11 settembre del 2001. Si tratta di una famiglia di immigrati egiziani stabilitasi da tempo nel New Jersey. Hussein Hussein, il capofamiglia, è un chirurgo con regolare laurea in medicina, che però negli Stati Uniti non gli viene riconosciuta. Finisce perciò per aprire un camioncino di street food sotto la sede della Fox e si preoccupa di gestire le finanze della casa. Sua moglie Shaira si è integrata con la cultura occidentale (al punto da farsi chiamare Sharon) e passa il tempo a studiare i retroscena della morte di Lady Diana.

In casa con la coppia vivono anche i genitori di Sharon, più restii ad adattarsi agli schemi di vita occidentale.

Hussein Hussein gestisce un camioncino halal fuori dalla sede della Fox
Credits: Amazon Content Services

La madre parla in arabo e passa gran parte del tempo davanti alla televisione. Mentre il padre cerca di riportare la famiglia lungo la retta via tracciata dal Corano. Ma tra la vecchia generazione di immigrati e i nipoti cresciuti negli Stati Uniti c’è una differenza abissale. Mona è la figlia maggiore della famiglia Hussein. Si tratta di una ragazza piuttosto popolare nella sua scuola. Una giovane studentessa che lotta per diventare rappresentante d’istituto e che ha una relazione la sua amica Gina. Relazione che fa fatica a confessare alla sua famiglia.

L’altro membro della famiglia è Rumi, un dodicenne in piena pubertà ansioso di ambientarsi ed essere accettato come tutti i ragazzi della sua età. Indossa una canotta dei Balls e ha una cotta per la sua insegnante, che cerca di conquistare con espedienti abbastanza singolari. Questa è la #1 Happy Family USA. Una famiglia di immigrati come tante, che però si ritrova a vivere in un mondo completamente cambiato quando accade quel che accade l’11 settembre. Venticinque anni sono un tempo sufficientemente lungo per poter fare satira su un evento così drammatico come l’attentato che sconvolse l’Occidente.

Mona Hussein aspira a diventare Presidente
Credits: Amazon Prime Video

Ramy Youssef visse in prima persona il dramma di quegli eventi e tutto ciò che ne conseguì: il clima di terrore, la paura del diverso, il sospetto e la diffidenza crescenti, le difficoltà degli immigrati nello scrollarsi di dosso l’etichetta di terroristi.

La serie scherza su tutto ciò e lo fa con una vena dissacrante che forse oggi, alla luce di ciò che è diventato il mondo venticinque anni dopo l’11 settembre, è ancora più efficace. #1 Happy Family USA è una serie tv assurda e sciroccata, con tanto di agnelli parlanti, figli cresciuti da un computer ed esami dei peli del pube sui ragazzi delle scuole medie (ah no, questo era vero). Accanto alle cose più stravaganti, c’è poi la realtà. Che è giusto un tantino esagerata, ma neanche troppo. #1 Happy Family USA è costruita per far ridere e non badare troppo al politically correct.

È ambientata all’inizio degli anni 2000, per cui i continui riferimenti ai fenomeni pop dell’epoca avranno un effetto nostalgia sul pubblico che quegli anni li ha vissuti. Per il resto, la serie tv animata di Youssef è un calderone pieno di battute esilaranti, affondi satirici, dialoghi assurdi e sottotrame incasinate che buttano dentro un po’ di tutto. Fondamentalmente la storia di #1 Happy Family USA si sofferma sulla trasformazione della famiglia Hussein a seguito dei tragici eventi dell’11 settembre e del conseguente mutamento di clima che travolse gli Stati Uniti.

La famiglia Hussein, per giunta, si trova in aeroporto al momento dello schianto degli aerei e l’arbitrario arresto dello zio è una prima conseguenza del clima d’odio e di sospetto che si respirerà negli Stati Uniti da quel momento in avanti. La prima reazione di Hussein ai fatti dell’11 settembre è quella di apparire il meno distante possibile dalle altre famiglie americane. Hussein vuole che la sua famiglia appaia sempre felice (“la numero uno famiglia felice d’America”) e “normale”. Per raggiungere lo scopo, cerca di indottrinare i suoi ragazzi e inneggia agli USA ogni volta che ne ha l’occasione, fino a conquistarsi un posto al tavolo di Fox in una trasmissione in cui “gli immigrati dicono esattamente quello che noi vorremmo sentirgli dire”.

Rumi e suo padre in una scena di Happy Family USA
Credits: Amazon Prime Video

Anche la tirata satirica all’emittente americana è voluta e per niente velata e in qualche modo ci riporta ai giorni nostri. Come molti altri riferimenti sparsi qua e là per tutti gli otto episodi. Da buon autore satirico, Youssef prende in giro la società americana dell’inizio degli anni Duemila per aprirci gli occhi su quella attuale (di alcune tematiche aveva già parlato in Ramy). Che non è cambiata poi molto (se non in peggio) rispetto a venticinque anni fa. Sotto la lente finiscono la retorica patriottica americana, le politiche repubblicane, l’FBI, l’istruzione scolastica, la miopia e il finto perbenismo della società e dei media.

Per il resto, #1 Happy Family USA segui gli schemi della maggior parte delle serie animate le cui vicende ruotano attorno a famiglie disfunzionali: gli scontri generazionali, i continui contrasti tra moglie e marito, le differenze culturali, il bisogno dei più giovani di affermare la propria diversità e le paure degli adulti di finire ai margini del contesto sociale.

La serie tv è caotica, scorrevole e iper-eccitata. Non si preoccupa del linguaggio scurrile, dei riferimenti imbarazzanti, né di prendere d’assalto figure contemporanee importanti. È uno show che piacerà sicuramente agli amanti di serie tv satiriche e politicamente scorrette. Il punto di vista dell’autore riflette un po’ quello dei personaggi. Ed è una prospettiva nella quale finiranno per riconoscersi molte generazioni di giovani immigrati americani.

La serie conta un totale di sedici episodi, di cui Amazon Prime Video ha rilasciato solo la prima parte (ecco le altre novità della settimana). Gli altri otto episodi sono già pronti e approderanno a breve sulla piattaforma. A fare da collante tra una parte e l’altra, c’è il bizzarro cliffhanger con cui si chiude l’ottavo episodio, che apre a scenari ancora più assurdi e stravaganti. Con puntate piuttosto brevi, una comicità diretta e un ritmo sempre concitato, #1 Happy Family USA è una serie tv capace di far divertire e di strappare più di qualche risata. Senza grandi pretese e con un (neppure troppo) velato riferimento al presente.

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