Wall Street in attesa di Jerome Powell
Oggi il presidente della Federal Reserve interverrà davanti al Congresso alla vigilia degli importantissimi dati sull’inflazione negli Stati Uniti in programma per domani.

Wall Street vista aprire sotto la parità con i dazi di Donald Trump sempre al centro della scena e in attesa delle parole che pronuncerà oggi al Congresso Jerome Powell.
A soffrire di più sono i future sul Nasdaq, in calo dello 0,40%, seguiti dai contratti sullo S&P500 con un -0,30% e quelli sul Dow Jones (-0,20%).
Il dollaro cala leggermente nei confronti dell’euro e il cross EUR/USD sale a 1,0325, mentre il Bitcoin prezza 97.800 dollari.
Dal fronte delle materie prime, continua la corsa dei prezzi del petrolio: Brent oltre i 77 dollari (+1,50%) e greggio WTI a 73,30 dollari al barile (+1,50%).
La materia prima gialla ha raggiunto un picco record appena sopra i 2.942 dollari l'oncia e ha registrato un rialzo del 63% dal minimo di 1.809,50 dollari del 23 ottobre 2023. I prezzi hanno poi ripiegato e il future è sceso a 2.918 dollari, in calo di mezzo punto percentuale.
"La sua impennata riflette una combinazione di continui acquisti da parte delle banche centrali per diversificare dal dollaro, domanda di rifugio sicuro e slancio positivo che spinge più acquirenti", spiega Shane Oliver, responsabile della strategia di investimento presso AMP a Sydney.
I movimenti mostrano che gli investitori stanno valutando i potenziali effetti a catena delle azioni di Trump sul commercio globale, sugli utili aziendali e sull'inflazione. Oggi l'Unione europea ha dichiarato che risponderà a qualsiasi tariffa che gli Stati Uniti potrebbero imporre, intensificando una potenziale controversia commerciale transatlantica.
Ieri Trump ha deciso dazi del 25% sulle spedizioni di acciaio e alluminio da tutti i paesi, compresi i principali fornitori Messico e Canada, a partire dal 12 marzo. In precedenza, il presidente aveva affermato che avrebbe annunciato imposte reciproche questa settimana sui paesi che tassano le importazioni statunitensi.
"L'approccio migliore in termini di allocazione delle attività è trovare attività che possano proteggere", suggerisce Christian Mueller-Glissmann, responsabile della ricerca sull'allocazione delle attività per Goldman Sachs, su Bloomberg Television, secondo il quale “la grande sfida è che da qui in poi sarà molto più difficile perché le tariffe sono molto specifiche".
L’appuntamento più atteso di oggi sarà l’intervento di Jerome Powell davanti al Comitato bancario del Senato, che verrà ripetuto domani alla Camera, previsto prima dei dati sull’inflazione di domani. Oggi sono attese anche le parole di altri componenti della Fed, tra cui John Williams di New York (ore 21:30 italiane).
"Finora la Fed ha giustamente evitato di commentare le possibili implicazioni delle politiche commerciali e di immigrazione della nuova amministrazione, ma l'emergere di nuovi dettagli sulle misure tariffarie offre una piattaforma a Powell per aggiungere più dettagli circa le sue future scelte", hanno scritto gli analisti di Societe Generale in una nota.
"I dati sui prezzi saranno i più importanti questa settimana", secondo Viktor Hjort, responsabile globale della strategia sui derivati azionari e creditizi presso BNP Paribas, che aggiunge: "i rischi sono asimmetrici, se l'inflazione dovesse aumentare, sarebbe peggio per i mercati del credito rispetto al rialzo se l'inflazione dovesse scendere".
I trader si aspettano almeno un taglio di 25 punti base del tasso di interesse dalla Fed quest'anno e una probabilità del 60% di un'altra riduzione della stessa entità, secondo i dati LSEG.
Coca-Cola (+4%): ricavi del 4° trimestre per 11,40 miliardi di dollari, superiori alle stime degli analisti di 10,68 miliardi (dati LSEG).
Marriott International (-1%): prevede un utile rettificato per l'intero anno compreso tra 9,82 e 10,19 dollari per azione, al di sotto delle aspettative degli analisti di 10,65 dollari (dati LSEG).
Phillips 66 (+4%): Elliott Investment Management ha costruito (link) una partecipazione di oltre 2,5 miliardi di dollari e intende spingere per cambiamenti operativi per aumentare le sue azioni, secondo quanto riportato da fonti Reuters.
Carlyle Group (-3%): nel quarto trimestre l'utile a disposizione degli azionisti si è attestato a 384 milioni di dollari, ovvero 92 centesimi per azione, 4 centesimi in meno rispetto alle aspettative degli analisti (dati LSEG).
Carrier Global (+3%): nel quarto trimestre l'azienda ha registrato un utile rettificato da operazioni continue di 54 centesimi per azione, superiore alla stima media degli analisti di 50 centesimi (dati LSEG).
Meta
Arete: ‘neutral’ e target price alzato da 619 a 636 dollari.
Amazon
Citic Securities: ‘buy’ e prezzo obiettivo aumentato da 220 a 270 dollari.
President Capital Management: ‘buy’ e target price incrementato da 237 a 275 dollari.
Uber Technologies
Loop Capital: ‘buy’ e prezzo obiettivo ridotto da 89 a 86 dollari.
McDonald’s
UBS: ‘buy’ e target price alzato da 345 a 350 dollari.
Piper Sandler: ‘neutral’ e prezzo obiettivo diminuito da 290 a 292 dollari.
JP Morgan: ‘buy’ e target price incrementato da 280 a 300 dollari.
Salesforce
UBS: ‘neutral’ e prezzo obiettivo confermato a 360 dollari.
Bank of New York Mellon
JP Morgan: ‘buy’ e target price alzato da 81,50 a 94 dollari.