Von der Leyen presenta “Rearm Europe”: “Piano da 800 miliardi di euro per la difesa”
La presidente della Commissione: "Clausola di salvaguardia del patto di stabilità per incentivare investimenti fino a 650 miliardi. E altri 150 in prestiti" L'articolo Von der Leyen presenta “Rearm Europe”: “Piano da 800 miliardi di euro per la difesa” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Questa è “un’era di riarmo” e l’Europa “è pronta” a fare quello che serve per difendersi. Nel giorno in cui Donald Trump ha sospeso gli aiuti militari all’Ucraina, Ursula von der Leyen ha presentato “Rearm Europe“, un piano in cinque punti per aumentare la spesa europea nel settore della difesa. “Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell’Europa è minacciata in modo serio, la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria“, ha detto la presidente della Commissione Ue in una conferenza stampa a Bruxelles in cui non sono consentite domande.
“La prima parte di questo piano è quella di consentire l’uso dei finanziamenti pubblici e della difesa a livello nazionale“, ha spiegato il capo dell’esecutivo comunitario. Gli Stati membri “sono pronti a investire di più nella propria sicurezza se dispongono di spazio fiscale. Dobbiamo quindi consentire loro di farlo. Ed è per questo motivo che proporremo di attivare la clausola di salvaguardia nazionale del patto di stabilità e crescita”. Questo, ha proseguito Von der Leyen, “consentirà agli Stati membri di aumentare significativamente le spese per la difesa senza innescare la procedura per i disavanzi eccessivi. Pertanto, se gli Stati membri aumentassero la spesa per la difesa in media dell’1,5% del Pil, ciò potrebbe creare uno spazio fiscale di quasi 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni”.
Il secondo punto del piano “sarà un nuovo strumento. Fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli Stati membri per investimenti nella difesa”. “Si tratta fondamentalmente – ha spiegato la presidente della Commissione – di spendere meglio e di spendere insieme. E stiamo parlando di ambiti di capacità paneuropei come, ad esempio, la difesa aerea e missilistica, i sistemi di artiglieria, i missili e le munizioni, i droni e i sistemi anti-drone, ma anche di rispondere ad altre esigenze, dalla mobilità informatica a quella militare, ad esempio. Ciò aiuterà gli Stati membri a mettere insieme la domanda e ad acquistare congiuntamente“.
E naturalmente, aggiunge, “con queste attrezzature, gli Stati membri possono aumentare in modo massiccio il loro sostegno all’Ucraina. Quindi equipaggiamento militare immediato per l’Ucraina. Questo approccio di appalti congiunti ridurrà anche i costi. Ridurrà la frammentazione, ma aumenterà l’interoperabilità e, naturalmente, rafforzerà la nostra base industriale di difesa. E ciò può andare a vantaggio dell’Ucraina, come ho appena descritto. Questo – conclude – è il momento dell’Europa e dobbiamo essere all’altezza”.
“Il terzo punto – ha proseguito Von der Leyen – è utilizzare il potere del bilancio dell’Ue e c’è molto che possiamo fare in questo ambito nel breve termine per indirizzare più fondi verso investimenti legati alla difesa”. E’ per questo “che posso annunciare che proporremo ulteriori possibilità e incentivi affinché gli Stati membri decidano se utilizzare i programmi della politica di coesione per aumentare la spesa per la difesa”. Gli ultimi due punti, infine, mirano a mobilitare il capitale privato accelerando l’Unione del risparmio e degli investimenti e, ovviamente, attraverso la Banca europea per gli investimenti“.
“Abbiamo due possibili percorsi davanti a noi – scrive Von der Leyen nella lettera indirizzata ai leader europei in vista del Consiglio europeo di giovedì -. Il primo è quello di cavarcela in questo periodo attuale in modo manageriale, per dare risposte frammentarie o incrementali alla situazione sul campo in Ucraina o altrove. Il secondo è quello di cogliere il momento. Mobilitare le immense risorse dell’Europa. Evocare il nostro spirito collettivo per difendere la democrazia. Credo che la seconda opzione sia la nostra unica scelta. È, dopotutto, il nostro vero scopo. Per far sì che ciò accada, dobbiamo scatenare il nostro potere industriale e produttivo e indirizzarlo verso l’obiettivo della sicurezza. Perché è la sicurezza da cui dipendono la nostra prosperità e la nostra libertà. Ma per questo, dobbiamo ripristinare la deterrenza contro coloro che cercano di farci del male”.
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