Volata Eurovision. Gabry urla Tutta l’Italia. San Marino in finale
Il dj in scena con un David di Michelangelo animato conquista il televoto. Dovrà “duellare“ con Corsi. Polemiche per versi spinti e la presenza di Israele.

Fate l’amore, non la guerra. non la guerra. E, soprattutto, cantate. Qualcuno a Basilea ha un po’ frainteso lo spirito delle cose mettendo fra le pieghe di alcune canzoni in gara espressioni che hanno fatto rizzare i capelli alla Bbc, in prima fila nel chiedere alla rappresentante maltese Miriana Conte di cambiare il testo della sua Serving perché quel “kant” ha una pericolosa assonanza con un volgarissimo termine inglese usato per indicare il sesso femminile. E che dire delle prurigini scatenate dal “vengo vengo” reiterato dalla procace finlandese Erika Vikman in Ich Komme (“Io vengo”, presente indicativo da non intendere propriamente come moto a luogo) o la “sbattimi bene” che l’australiano Go-Jo snocciola nella sua Milkshake Man.
"Certi pezzi non vincono di sicuro il Premio Metafora Velata 2025 e in una somma di culture come questa manifestazione ciascuno li giudica a suo modo" ammette Gabriele Corsi, conduttore con BigMama di questa edizione sulle reti Rai. "Questo, però, è l’Eurovision, contest di televisioni nazionali, non di nazioni, che scelgono i propri rappresentanti in totale autonomia". Se Malgioglio per la vittoria di Damiano & Co. si spogliò, Corsi per l’eventuale successo del suo omonimo ("Non succede, ma se succede…") ha pronto un travestimento. "Trovandoci in Svizzera, ho detto che, nel caso, mi vesto da Heidi. La parrucca nel cassetto ce l’ho, mentre il costume lo devo ancora trovare, ma è solo questione di tempo. Per la seconda anteprima, giovedì, ho già in mano un abito da David Bowie in omaggio ai tempi in cui viveva a Losanna".
Intanto ieri sera la kermesse ha laureato in diretta su Raidue i primi dieci finalisti, a cui domani se ne aggiungeranno altri dieci per comporre con i “Big 5” esentati dalle eliminatorie (ragioni di audience) e la rappresentante del paese ospitante. Passa Gabry Ponte, il dj e producer "con la bandiera di San Marino – dice lui – e i colori dell’Italia", pronto a far ballare (pure in finale) il pubblico col suo fortunato tormentone Tutta l’Italia; nella scenografia della sua performance, spicca un David di Michelangelo animato che fa esplodere sulla sua faccia la bolla di una gomma da masicare. Sabato ritroveremo in gara pure Kyle Alessandro per la Norvegia, Shkodra Elektronike per l’Albania, i KAJ per la Svezia, i Vab per l’Islanda, Claude per i Paesi Bassi, Justyna Steczkowska per la Polonia, Tommy Cash per l’Estonia, i Napa per il Portogallo, i Ziferblat per l’Ucraina. Niente da fare per Mamagama (Azerbaigian), Red Sebastian (Belgio), Theo Evan (Cipro), Marko Bosniak (Croazia), Klemen (Slovenia). A reggere le redini della serata Michelle Hunziker, “liberata” da Mediaset solo per la finalissima (tre sere di concorrenza sulla Rai debbono essere apparse a Piersilvio un po’ troppe).
Boato alla St. Jakobshalle – che avrebbe dovuto chiamarsi già da tempo Roger Federer Arena se qualcuno in consiglio comunale non si fosse messo di traverso – per la presenza in video di Céline Dion, penultimo portacolori ad aver proiettato la Confederazione sul tetto d’Europa. Una vera “Eurovision legend” come l’hanno definita le conduttrici.
Ma leggende a parte, la macchina da 37,5 milioni di franchi, sopravvissuta al Referendum “Stop Esc” promosso dall’Unione Democratica Federale, il partito cristiano-conservatore svizzero, e definita per bocca del suo presidente Daniel Frischknecht una pericolosa "fiera di stravaganze", non è riuscita a evitare le polemiche anti-Israele che avevano alzato la temperatura pure dell’edizione di un anno fa a Malmö. “United by music”, ma solo fino a un certo punto.
Intanto resta aperto il fronte Sanremo. Il cda Rai ha deliberato di partecipare al bando indetto dal Comune ligure per l’assegnazione del Festival, considerandolo un "atto obbligato", in attesa della decisione del Consiglio di Stato (il 22 maggio) sul ricorso alla sentenza del Tar che aveva aperto il caso.