
Mi sveglio ogni mattina con
il sole che bacia le colline polverose di AMMAN, una città che pare sospesa tra passato e futuro. Trasferirmi qui non è stato solo un cambio di residenza: è stato come aprire una porta su un mondo completamente nuovo,
diverso da tutto ciò che conoscevo, ma incredibilmente affascinante. Dove mi trovo AMMAN è la capitale della
GIORDANIA, situata nel cuore del Levante, affacciata su un territorio collinare che si estende tra la Valle del GIORDANO e il Deserto ARABICO. A prima vista può sembrare austera, con i suoi edifici color sabbia e il suo intreccio disordinato di strade, ma dietro ogni curva, dietro ogni muro scolorito, c’è una
storia millenaria pronta a raccontarsi. Qui i resti dell’Impero Romano convivono con grattacieli di vetro, moschee splendenti e mercati brulicanti. Il clima che ho imparato ad amare Quando sono arrivato, sono stato accolto da un
caldo secco e pungente che mi ha lasciato senza fiato. Ad AMMAN, il clima è
tipicamente desertico: le estati sono lunghe, secche e
torride, con temperature che facilmente superano i
35°C durante luglio e agosto. Gli inverni, invece, sorprendono per la loro freschezza. Non mancano le piogge leggere tra novembre e marzo, e a volte addirittura
fiocchi di neve, sebbene rari, riescono a coprire i tetti di bianco. Questa alternanza di stagioni mi ha spinto a
rivedere completamente il mio guardaroba e il mio modo di vivere la giornata. Al mattino esco presto, approfittando della luce dorata e della temperatura ancora sopportabile. Le sere, invece, diventano il momento perfetto per camminare tra le rovine di JEBEL AL-QALA’A o per bere un tè alla menta con vista su una delle sette colline della città. Un’economia che corre, tra innovazione e tradizione Vivere ad AMMAN vuol dire osservare ogni giorno
una nazione che lavora duro per evolversi. La GIORDANIA non è ricca di petrolio come altri paesi vicini, ma ha puntato su settori come
l’informatica, il turismo culturale e la sanità. AMMAN, in particolare, è
il cuore pulsante del business giordano, con start-up tecnologiche in rapida ascesa e centri finanziari sempre più dinamici. Allo stesso tempo, non mancano
artigiani e mercanti, venditori di spezie, tappeti, saponi naturali e abiti tradizionali. In questa città ho imparato ad apprezzare la lentezza del commercio tradizionale, fatta di strette di mano, chiacchiere tra amici e profumo di za’atar. Il fascino del quotidiano Il mio quartiere, JABAL AL-WEIBDEH, è un miscuglio vibrante di caffè bohemien, gallerie d’arte e librerie indipendenti. Qui si respira una
energia creativa che mi fa sentire ogni giorno ispirato. Gli expat, tanti e molto diversi, contribuiscono a questo
microcosmo cosmopolita, ma è la gentilezza dei giordani a rendere l’integrazione semplice. “Ahlan wa sahlan!” mi dicevano i vicini quando mi hanno visto traslocare, con un sorriso che diceva molto più di mille parole. La
gastronomia è un altro aspetto che mi ha conquistato: piatti come
mansaf,
maqluba, hummus e falafel mi hanno fatto dimenticare per un momento la pasta. Il profumo del caffè al cardamomo, che si diffonde nei vicoli e nei cortili, è diventato parte della mia routine. Orientarsi nella città: tra colline e caos Muoversi ad AMMAN non è sempre semplice. È una città
senza metropolitana, e le colline rendono la mobilità complicata per chi, come me, era abituato a passeggiare ovunque. I taxi sono ovunque, economici e spesso condivisi. Le app come Careem e Uber funzionano bene e sono affidabili. Ma il vero segreto è
lasciarsi andare al ritmo locale, senza l’ansia tutta italiana della puntualità perfetta. Per un italiano come me Vivere qui da italiano ha i suoi vantaggi. La
comunità italiana, pur non numerosa, è attiva e calorosa. Ci si incontra spesso per un caffè, un aperitivo, una cena a base di parmigiana e chiacchiere su quanto ci manca la nostra terra. Ma ci si sente anche orgogliosi di portare un pezzetto di ITALIA in questo angolo di mondo. Il sistema sanitario è buono, soprattutto se ci si rivolge alle
cliniche private, mentre la scuola per chi ha figli offre ottime opzioni internazionali, molte delle quali in inglese e francese. Non è difficile ottenere il visto, e i giordani sono
molto accoglienti verso gli stranieri, soprattutto se si dimostra rispetto per la cultura locale. Un luogo che si trasforma AMMAN è in continuo cambiamento. Ogni mese spunta un nuovo ristorante, una nuova mostra d’arte, una nuova iniziativa culturale. Eppure, c’è
una coerenza profonda che tiene tutto insieme: una fedeltà al proprio passato, una spiritualità diffusa, una delicatezza nei rapporti umani che è difficile spiegare a parole. E così, in questa città dove il muezzin chiama alla preghiera mentre la musica trap filtra da un bar alla moda, ho trovato
una nuova versione di me stesso. Ogni giorno, camminando per AMMAN, sento di vivere qualcosa di irripetibile, di autentico, di profondamente umano. È qui che ora chiamo casa.
Vivere ad Amman: la mia nuova vita tra sabbia, storia e futuro