Vinitaly, via allo spettacolo del vino: tanti big fra Tomba, Compagnoni e Ventura

L’inaugurazione ufficiale a Verona: l’Italia è al secondo posto nell’export, al primo per produzione

Apr 5, 2025 - 15:08
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Vinitaly, via allo spettacolo del vino: tanti big fra Tomba, Compagnoni e Ventura

​​​​​Bologna, 5 aprile 2025 – Da Deborah Compagnoni – campionessa che ieri sera ha tagliato il nastro di Vinitaly and the city con un brindisi proiettato verso le Olimpiadi e Paralimpiadi Milano Cortina 2026, che vedranno proprio l’Arena di Verona ospitare le Cerimonie di apertura e chiusura – ad Alberto Tomba. Sarà il gigante bolognese dello sci, infatti, domani a inaugurare il padiglione dell’Emilia-Romagna completamente rinnovato. Assieme a lui, oltre al presidente della Regione Michele de Pascale, all’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi e alla sottosegretaria alla Presidenza della Regione Emilia-Romagna, Manuela Rontini, anche un’altra ambasciatrice del territorio, Simona Ventura. Un bel battesimo per il padiglione 1, che quest’anno vede la presenza (novità assoluta alla fiera di Verona) dello chef tristellato Massimo Bottura, che a Vinitaly (6-9 aprile) celebrerà con la Francescana Family e il ristorante ‘…Al Massimo’ i primi 30 anni di Osteria Francescana. Dopo il taglio del nastro, domani alle 12.30, sarà proprio lui a dare il via ufficiale agli appuntamenti del padiglione con l’apertura di una forma personalizzata di Parmigiano Reggiano Dop con 27 mesi di stagionatura.

Sopra, il padiglione dell’Emilia-Romagna rinnovato per la prossima edizione di Vinitaly

È ormai finito, dunque, il conto alla rovescia della 57esima edizione di Vinitaly, che torna con qualche nuvola – ovviamente sul tema dazi–, ma anche tante conferme. Nel 2024, ad esempio, l’Italia ha riconquistato il primo posto a livello mondiale nella produzione di vino, con 41 milioni di ettolitri (fonte Oiv, Organizzazione internazionale della vigna e del vino). In termini di export, emerge da una ricerca del Research Department di Intesa Sanpaolo, l’Italia è seconda nel mondo, dopo la Francia che in valore ha una quota di mercato del 34,5% (Italia al 22%) mentre in quantità veniamo superati di poco dalla Spagna (21,7% rispetto al 22%). Il 2024 si è chiuso con 8,1 miliardi di euro di esportazioni, +5,5% rispetto al 2023. La vendemmia 2024 ha mostrato un buon recupero rispetto all’anno precedente, (+7%) pur collocandosi al di sotto del 14% rispetto alla media dei 5 anni precedenti. Bene anche i distretti del vino, che nel complesso crescono del 4% tendenziale, in particolare il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene, i Vini dei Colli Fiorentini e senesi e i Vini del veronese, che hanno registrato crescite tra il 7 e il 10%. Ma è soprattutto in termini di biodiversità che l’Italia vola: il 75% del vitigno nazionale è infatti coperto da ben 80 vitigni autoctoni.

Per quanto riguarda la Fiera alle porte, i dazi reciproci del 20% al vino italiano ed europeo non hanno fermato gli operatori Usa: sono oltre 3mila i buyer americani confermati, replicando il primato dell’anno scorso. Sono presenti anche 120 top buyer statunitensi, mentre oggi sfilano le 130 cantine selezionate dall’americana Wine Spectator a OperaWine. L’anteprima ufficiale della Fiera torna oggi alle Gallerie Mercatali, mentre ’il fuori salone’ di Vinitaly si snoda nel suggestivo triangolo che comprende Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale. In programma, 515 cantine con le proprie etichette in degustazione e 70 eventi tra arte, cultura, degustazioni, masterclass e wine talk.