Vagonate di pioggia, meteo veramente molto perturbato
Manca poco: il meteo sta per essere stravolto in tutto e per tutto. Il promontorio Anticiclonico, ben radicato sull’Europa sudoccidentale, estende i suoi effetti anche sull’Italia, dove almeno fino a Sabato 12 il tempo si manterrà stabile, con cieli sereni o appena velati da nubi di passaggio, senza precipitazioni di rilievo. L’azione protettiva […] Vagonate di pioggia, meteo veramente molto perturbato

Manca poco: il meteo sta per essere stravolto in tutto e per tutto. Il promontorio Anticiclonico, ben radicato sull’Europa sudoccidentale, estende i suoi effetti anche sull’Italia, dove almeno fino a Sabato 12 il tempo si manterrà stabile, con cieli sereni o appena velati da nubi di passaggio, senza precipitazioni di rilievo.
L’azione protettiva dell’Anticiclone favorirà giornate ampiamente soleggiate, specialmente al Centro e al Sud. Le temperature, dopo una partenza di settimana piuttosto fredda per la stagione a causa di correnti fredde balcaniche, sono previste in costante risalita, riportandosi su valori tipici della Primavera, con massime che torneranno a sfiorare o superare i 20°C su molte aree interne e pianeggianti del Centro-Nord, clima comunque non caldo per il periodo.
Freddo mattutino in attenuazione ma ancora presente in Pianura Padana
Durante le ore notturne e all’alba, la Pianura Padana e alcune zone interne del Centro continueranno a sperimentare valori termici piuttosto bassi, in alcuni casi inferiori ai 5°C, soprattutto laddove il cielo resterà sgombro da nubi. Tuttavia, il graduale rinforzo dell’Anticiclone e l’ingresso di masse d’aria più miti dai quadranti sudoccidentali, renderanno queste escursioni termiche via via meno marcate. Si tratta, in ogni caso, di un freddo passeggero, destinato a lasciare spazio a un’atmosfera più mite già da metà settimana.
Domenica 13: piogge in arrivo al Nord, intense nei giorni successivi
Il quadro meteo stabile degli ultimi giorni sarà messo in discussione a partire da Domenica 13, quando è atteso un primo impulso instabile di matrice atlantica. Questo sistema perturbato raggiungerà l’Italia passando dalla Francia, e il suo primo bersaglio saranno le regioni settentrionali del nostro Paese. Il peggioramento, legato a una saccatura in discesa dalla Penisola Iberica, darà avvio a una fase meteorologica molto più dinamica, che potrebbe protrarsi per diversi giorni, con accumuli ingenti.
Il contrasto tra l’aria più fredda in quota e le masse d’aria umida e calda provenienti da sud, alimentate da un flusso meridionale ben strutturato, determinerà lo sviluppo di fenomeni piovosi anche intensi, accompagnati localmente da temporali e possibili colpi di vento. Le prime aree coinvolte saranno Piemonte, Lombardia, Liguria e Triveneto, ma l’instabilità potrebbe rapidamente propagarsi verso il Centro. E non è certo finita qui.
Perturbazioni e rischio di fenomeni intensi
La configurazione barica prevista a partire da Domenica suggerisce un cambio di passo deciso nella circolazione atmosferica sull’Italia. L’affondo della saccatura depressionaria sull’Europa sudoccidentale innescherà una risalita di correnti meridionali cariche di umidità, le quali andranno ad alimentare sistemi perturbati capaci di portare piogge diffuse, anche abbondanti in alcune zone.
Soprattutto tra Lunedì 14 e Mercoledì 16 le condizioni meteo potrebbero peggiorare sensibilmente su tutto il Centro-Nord, con piogge persistenti e localizzati episodi temporaleschi che potrebbero causare accumuli pluviometrici rilevanti. L’attenzione sarà alta soprattutto nelle zone montane e pedemontane, dove la saturazione del terreno potrebbe rendere il territorio vulnerabile a frane e smottamenti. Sarà nostra premura aggiornarvi sulla situazione.
Centro Italia: instabilità in progressiva estensione
Le regioni centrali si troveranno inizialmente in una zona di transizione, con tempo ancora in parte soleggiato nella giornata di Sabato 12, ma con una graduale intensificazione della copertura nuvolosa già dalla serata. Il peggioramento si farà via via più evidente durante la giornata di Domenica, quando le prime piogge sparse potranno interessare Toscana, Umbria e Marche, estendendosi poi anche al Lazio e all’Abruzzo nel corso di Lunedì.
Il contesto sarà quello di una Primavera turbolenta, con alternanza rapida tra fasi asciutte e passaggi instabili, in un quadro termico relativamente caldo per il periodo. Nonostante le piogge, infatti, le temperature massime continueranno a mantenersi superiori alle medie del periodo, soprattutto nei settori adriatici e sul versante tirrenico centrale, grazie all’afflusso di correnti calde di origine africana.
Sud Italia più ai margini, ma non esclusi rovesci sul Tirreno
Le regioni meridionali, almeno inizialmente, sembrano restare più protette dall’influenza diretta delle perturbazioni atlantiche, grazie a una resistenza residua dell’Anticiclone nel bacino del Mediterraneo. Tuttavia, non si esclude la possibilità che anche qui, specie lungo il versante tirrenico, possano verificarsi brevi episodi di instabilità, in particolare nella seconda parte della giornata di Domenica 13 Aprile e tra Martedì 15 Aprile e Mercoledì 16 Aprile.
Le aree più esposte saranno probabilmente la Campania, la Calabria tirrenica e la Sicilia settentrionale, dove nubi in aumento e rovesci a carattere sparso potranno fare la loro comparsa. Tuttavia, la situazione meteo generale al Sud dovrebbe restare più mite e asciutta rispetto al Nord e al Centro, con temperature spesso sopra la media, anche di 3-5°C, grazie all’apporto continuo di aria calda subtropicale in quota.
Ma, nonostante tutto, non farà freddo…
Uno degli aspetti più rilevanti della prossima fase sarà rappresentato proprio dalle temperature, che pur in presenza di nubi e piogge manterranno un profilo termico primaverile. Le massime, anche in presenza di nuvolosità estesa, potranno toccare i 22-24°C in alcune zone del Centro e del Sud, mentre al Nord si manterranno su valori più contenuti, attorno ai 18-20°C, ma comunque sopra la media stagionale.
Le minime notturne, invece, cresceranno sensibilmente rispetto ai giorni precedenti, portandosi in genere oltre i 10°C su molte città italiane, ad eccezione delle aree montane e delle vallate alpine, dove resteranno più basse ma comunque in linea con il periodo. Sarà dunque una settimana caratterizzata da maltempo ma con connotati primaverili ben marcati, senza ritorni di freddo significativi all’orizzonte. Niente Inverno, semmai un po’ di (sano) Autunno…almeno finché non eccede.
Rischio criticità: i territori da monitorare
In questo contesto barico complesso e dinamico, non mancheranno situazioni potenzialmente critiche, in particolare su quelle aree soggette a vulnerabilità idrogeologica, già messe a dura prova dalle precipitazioni dei mesi invernali. Le regioni settentrionali, soprattutto i settori alpini e prealpini di Piemonte, Lombardia e Veneto, andranno seguite con particolare attenzione, così come l’Appennino tosco-emiliano e l’entroterra marchigiano.
In caso di precipitazioni particolarmente insistenti, non si possono escludere frane, smottamenti e allagamenti, specie nei piccoli bacini idrografici e lungo i corsi d’acqua minori. Anche gli abitanti delle città metropolitane dovranno prestare attenzione a eventuali criticità legate alla fitta rete urbana e ai sottopassi.
Terza decade di Aprile
Le proiezioni a medio termine, benché ancora da confermare, lasciano intendere che l’instabilità che avrà inizio Domenica potrebbe non esaurirsi rapidamente. L’evoluzione del campo barico sull’Europa occidentale suggerisce la possibile formazione di ulteriori onde perturbate, in grado di interessare la nostra Penisola anche nel prosieguo della terza decade del mese di Aprile.
Questo potrebbe tradursi in una serie di impulsi instabili alternati a brevi pause più asciutte, in un contesto meteo tipicamente primaverile ma turbolento, dominato da una circolazione ciclonica semi-permanente sul bacino occidentale del Mediterraneo. Ne riparleremo nei prossimi aggiornamenti.