Fenomeno SAHARIANO in Italia: come affrontare l’arrivo della SABBIA desertica

Dopo una seconda metà di settimana che regalerà all’Italia condizioni meteo prevalentemente stabili e soleggiate, con un clima quasi estivo soprattutto al Sud, l’atmosfera si appresta a cambiare volto in maniera piuttosto decisa.   A partire da domenica 13 aprile, coincidente con la Domenica delle Palme, una perturbazione di origine atlantica inizierà a influenzare il […] Fenomeno SAHARIANO in Italia: come affrontare l’arrivo della SABBIA desertica

Apr 10, 2025 - 19:44
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Fenomeno SAHARIANO in Italia: come affrontare l’arrivo della SABBIA desertica

Dopo una seconda metà di settimana che regalerà all’Italia condizioni meteo prevalentemente stabili e soleggiate, con un clima quasi estivo soprattutto al Sud, l’atmosfera si appresta a cambiare volto in maniera piuttosto decisa.

 

A partire da domenica 13 aprile, coincidente con la Domenica delle Palme, una perturbazione di origine atlantica inizierà a influenzare il tempo su gran parte della penisola, segnando l’avvio di una fase meteorologicamente più turbolenta che potrebbe condizionare l’intera Settimana Santa.

 

Non si tratterà, però, solo di piogge e temporali. Uno degli elementi più significativi e scenografici di questa nuova fase sarà l’arrivo massiccio di polvere sahariana, trasportata in quota dai forti venti meridionali attivati dal peggioramento in arrivo.

 

Gli ultimi aggiornamenti dei principali modelli fisico-matematici GFS e ECMWF confermano infatti la formazione di una depressione ciclonica a ridosso della Francia meridionale e delle Baleari, in espansione verso il Nord Italia. Questo sistema sarà responsabile dell’attivazione di intensi flussi di Scirocco e Libeccio, provenienti direttamente dal Nord Africa.

 

Questi venti, oltre a determinare un innalzamento termico sensibile su tutto il Centro-Sud, veicoleranno grandi quantità di sabbia sahariana in sospensione, che inizieranno a sporcare il cielo già a partire dal fine settimana.

 

Sarà tuttavia nella giornata di lunedì 14 aprile, in concomitanza con il progressivo ingresso delle prime piogge significative, che le concentrazioni di polvere aumenteranno in maniera marcata. Il picco dell’evento è atteso tra martedì 15 e mercoledì 16 aprile, con le regioni meridionali esposte in maniera particolare all’intensità del fenomeno.

 

Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia rientrano tra le aree più vulnerabili, dove si potranno osservare cieli giallastri o addirittura tendenti al marrone, a causa dell’elevato contenuto di polveri desertiche in atmosfera.

 

Questo tipo di evento, oltre a rappresentare un fenomeno meteo suggestivo, avrà anche conseguenze pratiche sul piano della qualità dell’aria e della visibilità. Nelle grandi città del Sud, soprattutto in Sicilia, l’atmosfera potrebbe diventare opaca, quasi surreale, con una sensibile riduzione della visibilità orizzontale e una coltre di sabbia sottile adagiata su veicoli, edifici e superfici stradali.

 

Un consiglio pratico per gli automobilisti: se avete in programma di lavare l’auto, potrebbe essere opportuno rimandare. Le precipitazioni previste, infatti, potrebbero trasformarsi in vere e proprie piogge “sporche”, lasciando evidenti depositi di sabbia su ogni superficie.

 

Non va trascurato infine l’aspetto legato alla salute. L’alta concentrazione di particolato sahariano potrebbe rappresentare un rischio per le persone più sensibili, in particolare soggetti allergici, bambini, anziani e chi soffre di patologie respiratorie.

 

In queste condizioni, è sempre raccomandabile limitare le attività fisiche all’aperto durante le ore più critiche e monitorare gli eventuali avvisi emessi dalle autorità sanitarie e ambientali locali.

 

Il quadro che si delinea, dunque, è quello di una Settimana Santa sotto il segno dell’instabilità e della sabbia. Uno scenario che, pur essendo affascinante dal punto di vista atmosferico, merita attenzione e qualche precauzione pratica per affrontare al meglio una delle configurazioni meteo più complesse e sceniche di questa primavera.

Fenomeno SAHARIANO in Italia: come affrontare l’arrivo della SABBIA desertica