UniCredit, nuovo Governo tedesco vero ostacolo all’acquisto di Commerzbank

Il futuro Cancelliere tedesco si è espresso più volte contro l’operazione definendola ostile e contro gli interessi economici del Paese.

Mar 10, 2025 - 11:50
 0
UniCredit, nuovo Governo tedesco vero ostacolo all’acquisto di Commerzbank

Si attendevano le elezioni tedesche per capire che aria tirasse in Germania per UniCredit e la sua ‘campagna tedesca’ di Commerzbank ma già arrivano i primi segnali negativi.

Un articolo de La Repubblica firmato da Massimo Giannini sottolinea come Piazza Gae Aulenti non abbia sfruttato la debolezza del Governo uscente di Scholz e ora la Grosse Koalition formata da Cdu e Spd sembra piuttosto unita contro l’acquisizione della quarta banca del Paese da parte di quella italiana.

Secondo fonti del quotidiano, in una delle ultime riunioni svoltesi per analizzare il dossier sarebbero usciti di nuovo gli stereotipi anti italiani e la delegazione italiana avrebbe minacciato di lasciare la seduta. Solo l’intervento di Claudia Buch, numero uno della Vigilanza della Banca centrale europea, avrebbe fatto tornare la calma ribadendo l’affidabilità del sistema creditizio italiano e ritenuto “non in discussione”. BCE che sarebbe prossima dare il via libera all’acquisizione del 29,9% di Commerzbank, probabilmente a fine marzo.

Dagli esponenti del futuro Governo sono già arrivati negativi: il futuro Cancelliere, Friedrich Merz ha bocciato l’operazione nel corso di un’intervista rilasciata all’Economist, definendola “estremamente ostile” e un “segnale devastante” per la stabilità industriale della Germania, oltre che un rischio per le piccole e medie imprese, spina dorsale dell’economia nazionale e storico bacino elettorale del suo partito.

Anche dalla parte socialdemocratica del futuro governo la situazione non è differente. Il primo ministro uscente Scholz ha parlato più volte di “acquisizione non amichevole”, se non addirittura di un “vero e proprio attacco ostile”. Il ministro delle finanze, Jorg Kukies, già a fine 2024 aveva invitato Orcel a desistere.

Infine, nel corso del ricevimento organizzato per Capodanno dalla Deutsche Börse persino il leader dell’Assia, Boris Rhein, aveva avvisato UniCredit: “lasciate perdere, non passerete. Se consideri che il 12% di Commerzbank è in mano pubblica, io mi chiedo come faccia Orcel a passare il Rubicone”.

A complicare la situazione ci si mette anche la situazione dell’economia tedesca, che ormai da molti non viene più considerata la locomotiva d’Europa visto lo stallo mostrato dagli ultimi dati del Pil.

La Germania vorrebbe ad ogni costo ristabilire l’egemonia perduta e anche in questo senso viene visto il piano per il riarmo deciso in queste settimane con 900 milioni di euro destinati ad armi e infrastrutture, sacrificando addirittura il principio costituzionale del freno al debito, ulteriore segnale di una “nuova volontà di potenza a Berlino”.

A Piazza Affari, intanto, le azioni UniCredit aprono la settimana in calo di mezzo punto percentuale, sotto quota 53 euro, mentre il FTSE MIB resta intorno la parità dopo due ore di contrattazioni.