Ucraina-Russia, la fragile tregua di Pasqua e lo scambio di accuse. Zelensky: “Colpiti da 390 raid”. Mosca: “Kiev ci attacca, morti e feriti”
Lo stop alle armi proclamato da Putin dalle 18 di ieri fino alla mezzanotte di oggi non sospende gli attacchi dell’esercito russo. Il presidente ucraino accusa: “E’ una finta, Mosca non abbandona i tentativi di avanzare”

Roma, 20 aprile 2025 – La fragile tregua di Pasqua tra Russia e Ucraina non sembra mai iniziata. Nemmeno dopo lo stop alle armi proclamato da Putin per onorare la festività più importante per la Chiesa ortodossa si fermano i raid di Mosca. Secondo Zelensky l'esercito russo ha effettuato nella notte quasi 390 bombardamenti dopo l'entrata in vigore della tregua annunciata ieri da Putin. "Il male può avere la sua ora, ma Dio avrà il suo giorno", scrive ancora il presidente ucraino, augurandosi che arrivi il giorno di una Pasqua di pace. Dall’altro lato il Cremlino accusa l’esercito ucraino di aver violato “ripetutamente” il cessate il fuoco, con “morti e feriti tra i civili” negli attacchi della notte, quindi sempre dopo la tregua annunciata dal presidente russo.
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