Uccisa e chiusa in valigia. Il delitto poi la piadina. La freddezza del killer
Dopo aver ucciso Ilaria Sula, pranzò con l’amica di lei

Freddo, lucido, senza scrupoli. Capace di uccidere a coltellate Ilaria Sula, sbarazzarsi del corpo della studentessa ternana di 22 anni e poi uscire a mangiare una piadina con un’amica della ragazza. È quanto evidenzia il gip di Roma, Antonella Minuti, nell’ordinanza con la quale ha convalidato il fermo di Mark Antony Samson, convalidando al contempo la custodia cautelare in carcere. Il ragazzo, 23 anni, ha confessato di aver ucciso la ex a Roma.
"Dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere", Mark Antony Samson, è andato a "mangiare una piadina" con una amica di Ilaria con cui "ha parlato dei problemi che aveva con la ragazza" e ancora di "questioni superficiali e banali (come il compleanno del ragazzo dell’amica o i cornetti comprati per una fantomatica ragazza). Non si pone alcuno scrupolo nell’inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia", aggiunge il gip.
Che sottolinea: "Ciò che colpisce è il suo atteggiamento di forte autocontrollo e lucidità, in particolar modo nella fase successiva all’omicidio di Ilaria. Nonostante egli avesse detto più volte di non riuscire a vivere senza Ilaria e a non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere della ragazza, riesce a rientrare nella normalità sin da subito". L’assassino scrive al padre e alle amiche della vittima, sottolinea ancora il giudice, "fingendosi Ilaria, illudendole che fosse ancora viva. Colpisce il fatto che fa tutto questo sin da subito". I pm, coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini, contestano al ragazzo l’omicidio volontario aggravato dalla relazione affettiva e l’occultamento di cadavere. Una piattaforma probatoria definita dal gip "granitica".
In sede di interrogatorio Samson ‘"fa più fatica a riportare il contenuto delle chat che Ilaria ha avuto con altri ragazzi, piuttosto che nel raccontare cosa sia successo la mattina del 26 marzo, che lui riassume in un raptus di rabbia". E nello stesso interrogatorio, il 23enne evidenzia sofferenza "per avere perso una parte di sé, la ragione per cui lui sorrideva e che gli faceva sempre compagnia", oltre al fatto che "gli amici non avrebbero più visto il Mark di sempre che conoscono tutti" piuttosto che per il dolore per una ragazza di 22 anni che ha perso la vita, a causa sua, unicamente perché voleva fare altre esperienze e conoscenze".
Con Mark, è indagata la madre, Nors Man Lapaz, accusata di aver aiutato il figlio a pulire la casa di famiglia dove il delitto è stato commesso, il 26 marzo secondo la confessione di Samson. Intanto, risultano essere in corso degli approfondimenti su due amici del reo confesso per chiarire se possano aver aiutato Samson a disfarsi del cadavere. Oggi nuovo sopralluogo nell’abitazione di via Homs nel quartiere Africano.