Uccide la suocera a Fregene, le ricerche della 30enne sul web: “Come avvelenare una persona. O togliere le macchie di sangue”

Ecco la ricostruzione della procura: dalla cena in famiglia all’omicidio. I punti deboli del racconto della donna accusata di avere accoltellato Stefania Comboni. Domani la convalida del fermo e l’autopsia

Mag 16, 2025 - 13:20
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Uccide la suocera a Fregene, le ricerche della 30enne sul web: “Come avvelenare una persona. O togliere le macchie di sangue”

Roma, 16 maggio 2025 – Omicidio aggravato dalla minorata difesa e dall'abuso di relazioni domestiche e di ospitalità. È questo il reato contestato dalla procura di Civitavecchia alla 30enne fermata per l'uccisione della suocera Stefania Comboni, 58 anni, con 15 coltellate nella villa di via Santa Teresa di Gallura, a Fregene, dove viveva la famiglia. 

Dalla ricostruzione effettuata dalla procura, emerge che la nuora avrebbe effettuato alcune ricerche su internet per sapere come eliminare tracce di sangue dai tessuti o come avvelenare una persona. Il figlio della vittima estraneo all’omicidio, scattato dopo che l’uomo è andato al lavoro. 

Donna morta in villino a Fregene, non escluso l'omicidio
A Fregene, una donna è stata trovata morta nel suo villino. I carabinieri indagano, non si esclude l'omicidio.

Cosa è successo la sera prima dell’omicidio

Tutti i passaggi sono stati ricostruiti dagli inquirenti, a partire dalla sera precedente l'omicidio, quando il figlio della vittima, la sua compagna e la 58enne avevano cenato insieme. L'uomo, per ragioni di lavoro – fa la guardia giurata all’aeroporto di Fiumicino, a pochi chilometri da Fregene – aveva lasciato l'abitazione, mentre le due donne si erano ritirate nelle rispettive camere da letto, situate su piani diversi della casa.

Intorno alle 7.10 del mattino seguente, il figlio della vittima è rientrato a casa e ha notato la porta d'ingresso e l'inferriata esterna completamente aperte, l'abitazione a soqquadro. Ha quindi raggiunto la fidanzata per chiederle di fare un giro della villetta insieme per capire se fosse successo qualcosa di grave o fosse entrato qualche ladro e, entrando nella camera da letto della madre, ha trovato il corpo della donna, coperto da cuscini. Senza toccarlo, i due si sono recati direttamente alla caserma dei carabinieri di Fregene per segnalare l'accaduto.

I dissapori tra le due donne

Nell'immediatezza, la fidanzata ha riferito di dissapori non meglio precisati con la vittima. Inoltre, l'automobile utilizzata esclusivamente dalla signora Stefania, solitamente parcheggiata nel vialetto di casa, è stata ritrovata in via Agropoli, una strada parallela distante circa 100-150 metri dall'abitazione, fuori carreggiata e con il finestrino lato guida aperto.

Le ricerche su internet: “Come avvelenare una persona”

Un rapido controllo del telefono dell'indagata ha rivelato alcune ricerche su Google, tra cui "come togliere il sangue dal materasso" e "come avvelenare una persona". Tutti questi elementi, uniti alle contraddizioni emerse durante le deposizioni, hanno convinto gli inquirenti della responsabilità della donna, portando alla decisione di disporre per lei il fermo.

Questa mattina sarà conferito l'incarico per l'autopsia sul corpo della vittima, che dovrebbe iniziare presumibilmente domani. Sempre domani, compatibilmente con i termini di legge, si dovrebbe tenere l'udienza davanti al Gip di Civitavecchia per la convalida del fermo