UBS: imprenditori globali fiduciosi sull’outlook per il proprio settore nel corso del prossimo anno

L’intelligenza artificiale è vista come la principale opportunità commerciale, ma spaventano l’instabilità politica e l’aumento della pressione fiscale. Lo registra il colosso bancario svizzero nel suo studio “Global Entrepreneur Report”. L'articolo UBS: imprenditori globali fiduciosi sull’outlook per il proprio settore nel corso del prossimo anno proviene da FundsPeople Italia.

Feb 12, 2025 - 08:59
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UBS: imprenditori globali fiduciosi sull’outlook per il proprio settore nel corso del prossimo anno

Ottimismo sulle prospettive dei propri settori, l’intelligenza artificiale (IA) vista come la principale opportunità commerciale, l’instabilità politica è la principale preoccupazione. Queste le attese degli imprenditori globali per i prossimi 12 mesi registrate da UBS. Il colosso bancario svizzero ha pubblicato la prima edizione del suo “Global Entrepreneur Report”, un’indagine condotta su un campione di 156 imprenditori clienti della banca e membri del suo network attivi in diversi settori economici, che rappresentano un fatturato annuale compressivo di circa 19,1 miliardi di dollari.

Gli intervistati si sono detti fiduciosi sull’outlook per il proprio settore di riferimento nel corso del prossimo anno, con circa 6 partecipanti alla survey su 10 (61%) che si dichiarano molto o abbastanza ottimisti. Poco meno di un quinto (17%) si dichiara invece molto o abbastanza pessimista. Tra gli intervistati, gli imprenditori Americani si distinguono per essere i più ottimisti con il 71% “molto o abbastanza ottimisti”. In Europa, la quota di imprenditori che si dichiarano 'molto o abbastanza ottimisti' scende al 52 per cento. Dal punto di vista settoriale, la fiducia è elevata tra gli imprenditori del settore tech/healthcare e industriale, mentre è minore per quelli del settore dei beni di consumo discrezionali/di prima necessità.

Grafico UBS
Fonte: UBS Global Entrepreneur Report 2025

Imprenditori pronti a intensificare gli investimenti

Il 51% degli intervistati prevede che le aziende tipo che operano nei loro settori di riferimento stimano di incrementare gli investimenti nei prossimi 12 mesi in maniera lieve o significativa. Se si guarda ai prossimi 5 anni, secondo la survey, questa percentuale sale all’86%. Dal report si evince che a livello globale gli imprenditori prevedono soprattutto investimenti in risorse umane e acquisizioni. Il 54% ritiene che l’azienda tipo del proprio settore di riferimento intenda investire nelle risorse umane nell’arco di 12 mesi – non solo in termini di assunzioni, ma anche offrendo incentivi o formazione – mentre il 53% si aspetta una ripresa delle acquisizioni o delle partnership strategiche. Il report evidenzia inoltre che le aspettative per gli investimenti nelle risorse umane sono maggiori nelle Americhe, mentre le acquisizioni strategiche e le partnership sono le più quotate in Europa.  

Grande potenziale per IA

Quasi due terzi degli intervistati (62%) ritiene che questa tecnologia offra le maggiori opportunità commerciali per i loro settori. In particolare, le aspettative sono elevate nei comparti della tecnologia e dell’healthcare, ma inferiori tra gli imprenditori del settore industriale. Per i prossimi 5 anni, più di due terzi (67%) dei partecipanti prevedono che la tecnologia porterà a un miglioramento della produttività di un’azienda tipo del proprio settore di appartenenza.

Preoccupazioni Su 12 mesi, gli imprenditori individuano nell’instabilità e/o nell’incertezza politica la principale fonte di preoccupazione per il proprio settore (53%), seguita dall’aumento della pressione fiscale (42%) e da gravi conflitti geopolitici (41%). Guardando ai prossimi 5 anni, il principale timore è rappresentata dalle imposte, mentre gli imprenditori sono preoccupati anche per la politica e la geopolitica. Quasi la metà (46%) degli intervistati ritiene che l’aumento delle tasse sia il fattore che più probabilmente avrà un impatto negativo sui settori in cui operano.

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