Robotica, chip 3D, elettrificazione e oltre: i trend chiave per navigare la volatilità dei mercati
Geopolitica, dazi e sell-off nei listini statunitensi alimentano un clima di incertezza sui mercati in questa prima parte dell’anno. Pictet Asset Management identifica sette tendenze chiave su cui concentrarsi per guardare al futuro. L'articolo Robotica, chip 3D, elettrificazione e oltre: i trend chiave per navigare la volatilità dei mercati proviene da FundsPeople Italia.

Geopolitica, dazi e sell-off nei listini statunitensi stanno contribuendo a un clima di incertezza sui mercati nei primi mesi del 2025. In queste fasi di volatilità, un approccio utile per le scelte di investimento può essere quello di mantenere una visione di lungo periodo, evitando di farsi influenzare dal rumore del breve termine. Nei prossimi 12 mesi e oltre, alcuni trend legati alla scienza, alla tecnologia e alla sostenibilità potrebbero offrire spunti preziosi per gli investitori, aiutandoli a mantenere una prospettiva più ampia e a non lasciarsi condizionare dall'instabilità del contesto attuale. Ecco sette tendenze su cui porre l’attenzione secondo il team di ricerca tematica di Pictet Asset Management.
Tecnologia oltre l’IA
Da due anni a questa parte, l’Intelligenza Artificiale è sempre in prima pagina, ma non sarà l’unico trend tecnologico da monitorare nel 2025. I progressi compiuti sul fronte della robotica stanno potenziando notevolmente l’efficienza e la sicurezza in diverse aree: dai veicoli senza guidatore all’automazione dei processi, queste tecnologie stanno cambiando profondamente settori quali la produzione industriale, la sanità e la logistica. “Ad esempio, nel 2025 una start-up innovativa texana, specializzata nella fabbricazione di mezzi pesanti, installerà sistemi di guida autonoma anche a bordo dei TIR”, osserva Stephen Freedman, head of Research and Sustainability of Thematic Equities di Pictet Asset Management. Nel frattempo, l’IA continua ad evolversi. “Gli ambiti più promettenti sono le biotecnologie – ad esempio, per quanto riguarda lo sviluppo ed il riposizionamento dei farmaci per nuove finalità terapeutiche e l’analisi di dati e immagini – il servizio clienti e gli ambienti di lavoro, dove la tecnologia può supportare l’incremento della produttività”, dice Freedman.
Chip in 3D
Oggi, i semiconduttori vengono impiegati per realizzare smartphone, computer, automobili e perfino attrezzature militari. Le aziende di tutto il mondo fanno a gara per ridurne le dimensioni, incrementandone al contempo la potenza di calcolo e l’efficienza energetica. “Poiché non è più fisicamente possibile aumentare il numero di transistor da impilare sui wafer di silicio, a nostro avviso la transizione del settore dal 2D al 3D è destinata a proseguire”, spiega l’esperto di Pictet AM. “Chi progetta chip sta ormai iniziando a pensare sempre di più in tre dimensioni, sovrapponendo i componenti, i cosiddetti ‘chiplet’, su uno strato di silicio utilizzando l’incollaggio ibrido (che in condizioni normali formerebbero un microprocessore)”, prosegue. “La high bandwidth memory è una tecnologia che consente di disporre di memorie veloci ed efficienti create a partire dalle DRAM (Dynamic Random Access Memory). Uno dei vantaggi che presenta è il costo: non tutti i “chiplet”, infatti, devono essere estremamente sofisticati, alcuni possono essere prodotti utilizzando tecniche più economiche”, afferma.
New entry del settore farmaceutico
La crescente complessità di nuovi farmaci e dispositivi medici è all’origine del successo delle CDMO (Contract Development Manufacturing Organisation), specializzate in specifiche attività di sviluppo e produzione esternalizzate dalle aziende farmaceutiche, con l’obiettivo di condividere, almeno in parte, i rischi e, idealisticamente, di ridurre i tempi di lancio sul mercato di nuove terapie. “In particolare, le CDMO creano un importante valore aggiunto, razionalizzando la ricerca e la fabbricazione e facendo spesso da apripista con nuove tecnologie, come l’IA. Pertanto, ci si aspetta che svolgeranno un ruolo sempre più cruciale nella medicina moderna, anche nello sviluppo di terapie cellulari e personalizzate”, afferma Freedman.
Nuove declinazioni del legno
Il legno, uno dei materiali più antichi del mondo, è tornato alla ribalta. Sull’onda del consumismo ecologico e della crescita del commercio online, viene usato sempre più per produrre imballaggi, oltre ad essere un materiale da costruzione. “Grazie agli ultimi ritrovati tecnologici, come i pannelli di legno lamellare incrociato (CLT, cross-laminated timber), ed all’introduzione di tutta una serie di nuove normative ambientali, viene impiegato sempre di più nell’edilizia, ma è anche un componente fondamentale di materiali innovativi, come il PET di origine vegetale, adoperato ad esempio per le bottiglie di Coca-Cola, o per il biodiesel usato per diluire o sostituire il classico diesel per camion e automobili”, aggiunge il professionista. Inoltre, sta incrementando il suo utilizzo anche nella realizzazione delle infrastrutture di energie rinnovabili, comprese le torri eoliche e i supporti su cui montare i pannelli solari all’aperto.
Investimenti nella rete
Per essere più ecosostenibile il pianeta necessita di una quantità molto maggiore di elettricità, prodotta da fonti pulite, e di conseguenza anche di una rete elettrica più intelligente. “Innanzitutto, per poter utilizzare maggiormente le energie rinnovabili, sarà necessario investire di più nelle interconnessioni tra le esistenti linee di trasmissione finalizzate al trasporto dell’energia dalle zone remote, dove avviene la produzione di solare ed eolico, ai centri abitati in cui la domanda di energia è elevata, efficientando così i collegamenti tra i flussi di energia alternativa e le reti elettriche che servono città e centri industriali”, osserva il professionista. “In secondo luogo, la crescente elettrificazione del settore energetico, dovuta anche all’aumento dei veicoli elettrici e dell’uso delle pompe di calore, comporterà un ulteriore incremento della domanda di elettricità, che renderà indispensabile consolidare e svecchiare la rete attuale. Infine, quest’ultima dovrà essere in grado di resistere agli eventi meteorologici estremi causati dai cambiamenti climatici per evitare interruzioni di corrente e relativi disservizi.
Sistemi di difesa dalle alluvioni
Ogni anno le alluvioni provocano danni pari a circa 40 miliardi di dollari USA. Non solo i cambiamenti climatici, ma anche i fenomeni meteorologici di più vasta portata e l’urbanizzazione di aree esposte alle alluvioni rendono necessario costruire strutture e disegnare paesaggi più resilienti a queste catastrofi naturali. Nel 2024, ad esempio, sull’Europa si è abbattuta una delle peggiori alluvioni degli ultimi vent’anni. “La capacità di resistenza alle alluvioni è un elemento fondamentale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, in cui rientra anche la predisposizione di sistemi di difesa e di gestione delle stesse. Le città andranno concentrandosi sempre più sulla creazione di infrastrutture maggiormente efficienti nel fronteggiare le sfide ambientali”, spiega Freedman. La città di New York, per esempio, ha varato una nuova normativa edilizia che prevede requisiti rigorosi per le infrastrutture di vitale importanza, come ospedali e centrali elettriche, avviando anche un progetto volto a rafforzare le difese da potenziali inondazioni costiere.
Nutrizione intelligente
Il cibo è il carburante del nostro organismo e per questo prestiamo sempre più attenzione a quello che mangiamo. Il mercato della nutrizione sportiva, stimato attualmente a 45 miliardi di dollari USA, dovrebbe continuare a crescere da qui al 2030 a un tasso annuo composto del 7,5%, grazie alla forte domanda di integratori capaci di migliorare le performance, la forma fisica ed il recupero post-allenamento, riducendo il rischio di infortuni”, dice l’esperto. Una maggiore attenzione alla salute sta stimolando notevolmente anche la domanda di prodotti funzionali, quali alimenti contenenti importanti vitamine e probiotici. Il crescente uso di farmaci GLP-1 per perdere peso ha inoltre creato un mercato di prodotti affini che servono a mantenere la massa muscolare magra, a gestire i disturbi digestivi e a garantire il giusto apporto di micronutrienti, riducendo al contempo le calorie ingerite.
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