La memoria di Guido Spadolini rivive a Pian dei Giullari

Presentato il volume “Ricordi” un anno dopo la scomparsa dell’architetto fiorentino

Mar 17, 2025 - 11:24
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La memoria di Guido Spadolini rivive a Pian dei Giullari

Firenze, 17 marzo 2025- A un anno dalla scomparsa dell’architetto fiorentino Guido Spadolini, la Biblioteca della Fondazione Spadolini Nuova Antologia, adagiata sulla collina di Pian dei Giullari e da lui stesso progettata, ha ospitato la presentazione del volume illustrato di memorie inedite “Ricordi”, edito da Polistampa nella collana della “Biblioteca Nuova Antologia”.

Nato a Firenze, Spadolini si forma alla Facoltà di Architettura della sua città, dove mostra sin da subito un particolare interesse per il recupero degli edifici storici. Nel corso della sua carriera si dedica alla valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del capoluogo toscano, curando diversi progetti di restauro e collaborando con varie istituzioni cittadine. Il suo impegno si è esteso anche all’ambito accademico, con contributi di ricerca e docenza nel settore della conservazione dei beni architettonici. La Biblioteca Spadolini Nuova Antologia, a Pian dei Giullari, è uno degli spazi che meglio testimoniano la visione e la sensibilità progettuale dell’architetto, sposando il dialogo tra tradizione e innovazione.

Alla presentazione del volume hanno preso parte numerosi familiari e amici. Tra i relatori sono intervenuti Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione Spadolini, la sorella Maria Donata Spadolini - che ha letto un messaggio della curatrice del volume Laura Ristori (assente per motivi di lavoro) -, il collega e amico architetto Massimo Ruffilli e il figlio Jacopo.

“La famiglia – ha dichiarato la moglie di Guido, Valentina Boris – ha fortemente voluto la realizzazione del volume secondo una precisa volontà di mio marito, che aveva scelto anche il luogo della presentazione, a lui particolarmente caro”.

“La vita frenetica di Guido Lorenzo Spadolini – spiega la sorella Maria Donata -, vissuta sempre al limite delle proprie possibilità, sia nel lavoro che in tutte le molteplici attività che svolgeva quotidianamente, negli ultimi tre anni era in parte stata modificata dalla necessità di fare la dialisi. Tre volte la settimana, ogni seduta durava di media quattro ore, in cui devi stare fermo in un letto, non puoi leggere né scrivere – notevole impedimento per lui che aveva sempre una penna in mano – e, se non riesci ad assopirti, puoi solo lavorare col pensiero, vagare nella memoria e riuscire a far riaffiorare ricordi lontani, pezzetti di vita che sono rimasti per lungo tempo silenti. Nelle tante ore trascorse in ospedale Guido ha avuto modo di ripercorrere parte della sua fanciullezza e adolescenza evidenziate da eventi più o meno importanti, ma sicuramente significativi per lui.”

“È stato per me un privilegio collaborare a questo progetto – è il messaggio di Laura Ristori -, conoscere Guido e la sua famiglia. È stato suo cugino Paolo Marchi a presentarmelo. Ci siamo incontrati nel suo studio in via D’Annunzio e la collaborazione è stata subito positiva e stimolante. Guido, come sapete bene, era empatico, una persona intensa e carismatica e lavorare con lui era un piacere. Inizialmente il lavoro doveva essere diverso, un libro più esteso e strutturato. Guido voleva raccontare una storia che riflettesse la sua vita, dalle origini familiari, alla sua versatile attività di architetto in giro per il mondo, fino al rapporto con il mare e con la vela che per lui è stato un’importante occasione di crescita e formazione. Ma poi il lavoro è cambiato in corso d’opera poiché come sapete il tempo è stato tiranno è non è stato possibile realizzare il progetto di partenza che ci eravamo prefissati. Tuttavia, insieme con la famiglia che ringrazio sentitamente abbiamo deciso di andare avanti e realizzato questo ricordo. Seppur il risultato finale è stato diverso dall’idea originaria, spero questo omaggio attraverso parole e immagini riesca a trasmettere la sua personalità, il segno che lasciava nelle persone che ha incontrato e soprattutto quanto fosse “innamorato della vita”, come lui ripeteva sempre.”
La pubblicazione di Ricordi rappresenta un omaggio sentito alla figura di Guido Spadolini, rileggendone l’eredità professionale e personale attraverso documenti, fotografie e memorie inedite. Un tributo prezioso a un architetto che, con la sua opera e il suo impegno, ha saputo coniugare la passione per l’arte e la storia di Firenze con la modernità di nuovi linguaggi progettuali.