Tutela degli animali, arriva la prima Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria
Si terrà il 25 gennaio e l'approccio sarà One health: la salute degli animali per la salute dell'ambiente e dell'uomo.

- Approvata la legge che istituisce per il 25 gennaio la Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria.
- L’approccio è nell’ottica One health, che riconosce l’interconnessione tra la salute umana, quella animale e la tutela dell’ambiente.
- In discussione anche una proposta di legge contro il bracconaggio ittico in fiumi, laghi e paludi.
Il Parlamento italiano nei giorni scorsi si è occupato di animali, nello specifico quelli domestici, e nelle prossime settimane tornerà a farlo, per tutelare stavolta la fauna ittica. Un’attenzione che almeno in parte dipende dalla nuova tutela riservata proprio agli animali nella Costituzione, dopo la riforma dell’articolo 9.
Lo scorso 26 marzo la Camera ha dato il via libera definitivo all’istituzione della Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria, che d’ora in poi si celebrerà ogni anno il 25 gennaio. La legge, approvata con ampio consenso, mira a sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza della medicina veterinaria preventiva, in un’ottica integrata di salute pubblica molto importante, denominata One health.
Il concetto di One health riconosce l’interconnessione tra la salute umana, quella animale e la tutela dell’ambiente. La nuova normativa sottolinea il ruolo cruciale della prevenzione veterinaria nel garantire il benessere non solo degli animali, ma anche delle persone, contrastando la diffusione di malattie zoonotiche e promuovendo una longevità sana per tutta la popolazione.
Cosa prevede la Giornata per la prevenzione veterinaria
Durante la Giornata nazionale per la prevenzione veterinaria, enti pubblici e privati potranno promuovere attività di sensibilizzazione e informazione. Sono previsti dibattiti, conferenze e incontri a livello nazionale e internazionale, con il coinvolgimento di regioni, province, comuni, istituti di ricerca e organizzazioni veterinarie. Grande attenzione sarà data alla formazione delle giovani generazioni: le scuole di ogni ordine e grado potranno organizzare percorsi educativi sulla prevenzione veterinaria, la sicurezza alimentare e il contrasto alle malattie infettive a carattere zoonotico. La legge prevede anche un impegno del servizio pubblico radiotelevisivo, che dovrà dedicare spazi informativi ai temi della prevenzione veterinaria e della sicurezza sanitaria.
Il grande problema della nuova legge è che, come spesso capita, non prevede stanziamenti di fondi specifici per realizzare quanto promesso: in pratica, non un euro in più verrà speso dallo Stato per queste opere di sensibilizzazione.
In effetti la Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani accoglie di buon grado l’istituzione della giornata nazionale per la prevenzione veterinaria, definita “un momento storico per la nostra professione e un’opportunità strategica di inestimabile valore per potenziare i temi di salute animale, sicurezza alimentare, tutela della biodiversità e, di conseguenza, correlarli indissolubilmente nel concetto di salute pubblica nella sua interezza”. Ma avvisa che “questa giornata non dovrà limitarsi a una celebrazione isolata, ma configurarsi come un potente catalizzatore per un impegno costante, strutturato e lungimirante verso una cultura della prevenzione radicata nel tessuto sociale”.
Le nuove misure sul bracconaggio ittico
Parallelamente, sempre alla Camera è in discussione una proposta di legge per il contrasto al bracconaggio ittico nelle acque interne italiane. Il provvedimento mira a tutelare la biodiversità e la salvaguardia delle risorse ittiche del Paese, differenziando i divieti e le sanzioni a seconda della tipologia di acque interne, distinguendo tra grandi laghi (lago Maggiore, lago di Varese, lago di Como e Lecco; lago d’Iseo; lago di Garda; lago Trasimeno; lago di Bolsena e lago di Bracciano), acque salmastre e lagunari e altri bacini d’acqua dolce. L’obiettivo è rafforzare
le misure di controllo e inasprire le pene per chi pratica la pesca illegale, con arresti e multe fino a 12mila euro. Inoltre, viene stabilita una maggiore responsabilità per le autorità di vigilanza, comprese le guardie dei parchi nazionali e regionali.
In sintesi, la legge vieta la pesca e il commercio di specie protette, l’uso di esplosivi, elettricità o sostanze tossiche per catturare pesci, e il prosciugamento dei corsi d’acqua per la pesca. Inoltre, proibisce reti e attrezzature non conformi per la pesca sportiva e professionale, o l’esercizio della pesca senza autorizzazione.