Trump sospende gli aiuti militari a Zelensky: quanto può durare l'Ucraina senza?
Gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli attuali aiuti militari all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, citando alcune fonti secondo cui la pausa resterà in vigore fino a quando il presidente americano Donald Trump «non avrà accertato la buona fede di Kiev nel suo impegno per la pace». La sospensione riguarda tutti gli aiuti militari che non si trovano attualmente in Ucraina, comprese le armi in transito e quelle stoccate nelle aree di passaggio in Polonia, come evidenziato da Bloomberg sulla base delle dichiarazioni di un funzionario del ministero della Difesa.Lo stop temporaneo è conseguenza diretta dello scontro tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj. Trump ha ordinato al capo del Pentagono, Pete Hegseth, di eseguire la disposizione. Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in un'intervista con Fox News ha affermato: «Trump sarà pronto a nuovi colloqui con Zelensky quando il presidente dell'Ucraina mostrerà il suo vero impegno a risolvere il conflitto con la Russia. Certo, la porta è aperta - ha sottolineato -. Quando Zelensky sarà disposto a parlare seriamente di pace». Il vicepresidente degli Stati Uniti si è detto fiducioso che il leader ucraino accetterà alla fine i colloqui di pace con la Russia dopo il fallito incontro con Trump di venerdì. Vance ha affermato che il leader di Kiev «ha mostrato un chiaro rifiuto di impegnarsi nel processo di pace. Penso che Zelensky non fosse ancora pronto e francamente, che non lo sia ancora, ma credo che prima o poi ci arriveremo. Dobbiamo farlo». A tre anni dall'inizio dell'invasione russa, l'Ucraina, grazie agli aiuti internazionali, in particolare dell'Unione Europea, oggi è in grado di coprire il 33-34% del proprio fabbisogno militare, rispetto a meno del 10% registrato prima del 2022. Lo scorso 15 gennaio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha precisato che circa il 30% degli aiuti proviene dall'Europa, mentre il restante 40% dagli Stati Uniti. Le forze armate ucraine potranno mantenere l'attuale intensità nei combattimenti per diverse settimane, forse fino all'estate riferisce alla CNN, citando fonti occidentali, dopo la decisione di Washington di sospendere le forniture militari a Kiev. L'emittente americana sottolinea inoltre che l'ex presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva rafforzato le consegne di armi all'Ucraina negli ultimi mesi del suo mandato, garantendo al Paese significative scorte di armamenti moderni. Se il sostegno statunitense dovesse venire meno, l'Ucraina si troverebbe privata di forniture cruciali di armamenti avanzati, tra cui sofisticati sistemi di difesa aerea, missili balistici superficie-superficie, sistemi di navigazione e artiglieria missilistica a lungo raggio. Gli Stati Uniti sono gli unici produttori di alcune di queste armi, come gli Army Tactical Missile Systems (ATACMS) e i lanciarazzi M142 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS), strumenti fondamentali che permettono alle forze ucraine di colpire in profondità dietro le linee russe. Come scrive oggi il Wall Steet Journal dal 2022, gli Stati Uniti hanno destinato oltre 120 miliardi di dollari in aiuti all'Ucraina in risposta all'invasione russa, di cui 67,3 miliardi in supporto militare. Oltre ai finanziamenti, Washington ha fornito intelligence, addestramento e ha mobilitato la comunità internazionale a favore di Kiev. Parallelamente, le nazioni europee hanno contribuito con ulteriori 138 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari, secondo i dati del Kiel Institute for the World Economy, un centro di ricerca tedesco. Infine, gli Stati Uniti stanno elaborando un piano per allentare le sanzioni contro la Russia. Lo hanno riferito all'agenzia Reuters un funzionario americano e un'altra persona a conoscenza della questione.Secondo le fonti, la Casa Bianca ha chiesto ai dipartimenti di Stato e del Tesoro di redigere un elenco di misure da discutere nei prossimi giorni con i rappresentanti di Mosca. L'iniziativa rientra in un più ampio sforzo dell'amministrazione per migliorare le relazioni diplomatiche ed economiche tra i due Paesi. Attualmente, i dipartimenti competenti stanno lavorando a una proposta che prevede la revoca delle sanzioni contro entità e individui selezionati, tra cui alcuni oligarchi russi.


Gli Stati Uniti hanno sospeso tutti gli attuali aiuti militari all'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, citando alcune fonti secondo cui la pausa resterà in vigore fino a quando il presidente americano Donald Trump «non avrà accertato la buona fede di Kiev nel suo impegno per la pace». La sospensione riguarda tutti gli aiuti militari che non si trovano attualmente in Ucraina, comprese le armi in transito e quelle stoccate nelle aree di passaggio in Polonia, come evidenziato da Bloomberg sulla base delle dichiarazioni di un funzionario del ministero della Difesa.Lo stop temporaneo è conseguenza diretta dello scontro tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyj. Trump ha ordinato al capo del Pentagono, Pete Hegseth, di eseguire la disposizione. Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance in un'intervista con Fox News ha affermato: «Trump sarà pronto a nuovi colloqui con Zelensky quando il presidente dell'Ucraina mostrerà il suo vero impegno a risolvere il conflitto con la Russia. Certo, la porta è aperta - ha sottolineato -. Quando Zelensky sarà disposto a parlare seriamente di pace». Il vicepresidente degli Stati Uniti si è detto fiducioso che il leader ucraino accetterà alla fine i colloqui di pace con la Russia dopo il fallito incontro con Trump di venerdì. Vance ha affermato che il leader di Kiev «ha mostrato un chiaro rifiuto di impegnarsi nel processo di pace. Penso che Zelensky non fosse ancora pronto e francamente, che non lo sia ancora, ma credo che prima o poi ci arriveremo. Dobbiamo farlo».
A tre anni dall'inizio dell'invasione russa, l'Ucraina, grazie agli aiuti internazionali, in particolare dell'Unione Europea, oggi è in grado di coprire il 33-34% del proprio fabbisogno militare, rispetto a meno del 10% registrato prima del 2022. Lo scorso 15 gennaio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha precisato che circa il 30% degli aiuti proviene dall'Europa, mentre il restante 40% dagli Stati Uniti. Le forze armate ucraine potranno mantenere l'attuale intensità nei combattimenti per diverse settimane, forse fino all'estate riferisce alla CNN, citando fonti occidentali, dopo la decisione di Washington di sospendere le forniture militari a Kiev. L'emittente americana sottolinea inoltre che l'ex presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva rafforzato le consegne di armi all'Ucraina negli ultimi mesi del suo mandato, garantendo al Paese significative scorte di armamenti moderni. Se il sostegno statunitense dovesse venire meno, l'Ucraina si troverebbe privata di forniture cruciali di armamenti avanzati, tra cui sofisticati sistemi di difesa aerea, missili balistici superficie-superficie, sistemi di navigazione e artiglieria missilistica a lungo raggio. Gli Stati Uniti sono gli unici produttori di alcune di queste armi, come gli Army Tactical Missile Systems (ATACMS) e i lanciarazzi M142 High Mobility Artillery Rocket System (HIMARS), strumenti fondamentali che permettono alle forze ucraine di colpire in profondità dietro le linee russe. Come scrive oggi il Wall Steet Journal dal 2022, gli Stati Uniti hanno destinato oltre 120 miliardi di dollari in aiuti all'Ucraina in risposta all'invasione russa, di cui 67,3 miliardi in supporto militare. Oltre ai finanziamenti, Washington ha fornito intelligence, addestramento e ha mobilitato la comunità internazionale a favore di Kiev. Parallelamente, le nazioni europee hanno contribuito con ulteriori 138 miliardi di dollari in aiuti militari e umanitari, secondo i dati del Kiel Institute for the World Economy, un centro di ricerca tedesco.
Infine, gli Stati Uniti stanno elaborando un piano per allentare le sanzioni contro la Russia. Lo hanno riferito all'agenzia Reuters un funzionario americano e un'altra persona a conoscenza della questione.Secondo le fonti, la Casa Bianca ha chiesto ai dipartimenti di Stato e del Tesoro di redigere un elenco di misure da discutere nei prossimi giorni con i rappresentanti di Mosca. L'iniziativa rientra in un più ampio sforzo dell'amministrazione per migliorare le relazioni diplomatiche ed economiche tra i due Paesi. Attualmente, i dipartimenti competenti stanno lavorando a una proposta che prevede la revoca delle sanzioni contro entità e individui selezionati, tra cui alcuni oligarchi russi.