Trump annuncia dazi anche sui prodotti agricoli. Nuovo attacco a Zelensky: «Se non fa un accordo non durerà a lungo»

«L’unica cosa che voglio è che la guerra in Ucraina finisca presto». Donald Trump torna a parlare dei negoziati di pace con la Russia, poche ore dopo il post pubblicato su Truth in cui attacca di nuovo Volodymyr Zelensky, secondo cui ci sarebbe ancora «molta molta strada da fare» per arrivare a un accordo sulla fine del conflitto. Quelle frasi sono state rilasciate «all’Associated Press, di cui non sono un grande fan, quindi potrebbero essere false», dice Trump attaccando l’agenzia stampa statunitense, che è stata bandita da alcuni eventi ufficiali della Casa Bianca. A proposito dei rapporti con l’Ucraina, il presidente americano aggiunge che l’accordo con Kiev sui minerali «non è morto, per noi è un ottimo accordo».

«Se non fa un accordo, Zelensky non durerà a lungo»

Prima di pensare all’intesa economica, però, c’è da mettere fine alla guerra. «La Russia vuole un accordo, gli ucraini vogliono un accordo», dice Trump. Dopodiché, riferendosi a Zelensky, aggiunge: «Se non lo fa (un accordo – ndr), non durerà a lungo». Nei giorni scorsi, i media americani hanno anche ventilato l’ipotesi che l’amministrazione statunitense decida di interrompere tutti gli aiuti, diretti e indiretti, all’Ucraina. Su questo, però, Trump dice di non averne ancora parlato.

L’ipotesi di un’invasione cinese a Taiwan

Dalla Casa Bianca, Donald Trump ha annunciato che Tsmc, azienda taiwanese di semiconduttori, investirà almeno 100 miliardi di dollari negli Stati Uniti, di cui una buona parte nello stato dell’Arizona. «I chip più potenti al mondo saranno prodotti negli Stati Uniti. Molte aziende vogliono annunciare investimenti ma io non ho tempo per tutti», ha aggiunto il presidente americano. Questa intesa economica, secondo Trump, riduce anche l’impatto che avrebbe sugli Stati Uniti una potenziale invasione di Taiwan da parte della Cina, che per il presidente Usa sarebbe «un evento catastrofico».

Tutti i nuovi dazi agricoli e quelli «reciproci»

Infine, c’è il capitolo dazi. Trump ha confermato che il 2 aprile scatteranno le cosiddette «tariffe reciproche», ossia quelle pensate per controbilanciare l’effetto delle politiche protezionistiche imposte da altri Paesi nei confronti dei prodotti americani. Domani, 4 marzo, entreranno in vigore invece i dazi contro Canada e Messico, che lo scorso febbraio erano riusciti a strappare un accordo per rinviare di un mese la decisione di Trump. Questa volta, il governo di Justin Trudeau sembra voler rispondere colpo su colpo e si dice pronto a imporre contro-tariffe per 155 miliardi di dollari canadesi sui prodotti americani.

A tutti questi annunci, solo confermati, si aggiungono oggi altre due novità. La prima è che il 2 aprile, ha annunciato il presidente Usa, entreranno in vigore anche una serie di dazi su tutti i prodotti agricoli importati dall’estero. «Preparatevi a produrre molti prodotti agricoli per la vendita negli Stati Uniti», ha detto Trump rivolgendosi agli agricoltori americani. La seconda novità riguarda la Cina, che vedrà i dazi statunitensi passare dal 10 al 20%. Secondo la Casa Bianca, il Paese di Xi Jinping non ha preso «le misure adeguate per alleviare la crisi delle droghe illecite», in particolare il Fentanyl.

Foto copertina: EPA/Jim Lo Scalzo | Il presidente americano Donald Trump

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