“Troppi compiti e verifiche”: la circolare ai presidi del ministro Valditara mette (quasi) tutti d’accordo

“Basta con i compiti la sera per la mattina e in concomitanza con le giornate festive”. Ma anche “stop alle verifiche non programmate”. A formulare con tanto di circolare questo invito ai dirigenti scolastici è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Un richiamo chiaro e netto ai docenti delle scuole “a difesa” delle […] L'articolo “Troppi compiti e verifiche”: la circolare ai presidi del ministro Valditara mette (quasi) tutti d’accordo proviene da Il Fatto Quotidiano.

Apr 29, 2025 - 07:30
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“Troppi compiti e verifiche”: la circolare ai presidi del ministro Valditara mette (quasi) tutti d’accordo

“Basta con i compiti la sera per la mattina e in concomitanza con le giornate festive”. Ma anche “stop alle verifiche non programmate”. A formulare con tanto di circolare questo invito ai dirigenti scolastici è il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Un richiamo chiaro e netto ai docenti delle scuole “a difesa” delle famiglie e dei ragazzi. E se una parte del mondo della scuola critica il ministro per l’abuso di circolari, tutti reputano le sue parole di “buon senso”. A schierarsi dalla sua parte sono i presidi, il Movimento italiano genitori e anche l’Associazione Italiana Genitori che, tuttavia, sottolinea come “già oggi i capi d’istituto facciano note come quella del ministro che restano disattese”. Più critici i ragazzi della Rete degli Studenti e i Genitori Democratici che reputano quello di Valditara un intervento fin troppo “prescrittivo”. Così anche i pedagogisti come Cristiano Corsini e Daniele Novara che puntano ad ampliare il tema: “I compiti alla primaria – spiega Novara – non ci dovrebbero proprio essere”.

Resta il fatto che la circolare arrivata sulla scrivania dei presidi in queste ore sta facendo discutere il mondo della scuola. Il ministro scrive: “E’ importante che la programmazione delle verifiche da svolgere in classe, così come l’assegnazione di compiti e attività di studio da svolgere a casa, siano accuratamente pianificate da ciascun insegnante, anche avendo cura di valutare quanto eventualmente già definito dagli altri docenti del team o del consiglio di classe, nonché evitando che siano consegnati sul registro elettronico in serata per l’indomani”. Un modo, aggiunge Valditara, per evitare “il rischio di concentrare le attività di verifica in classe e quelle personali di studio pomeridiano in un’unica giornata. In questo modo, si può garantire una più equilibrata distribuzione delle verifiche durante la settimana, evitando che i carichi di lavoro per gli studenti siano troppo condensati e gravosi, nonché assicurare una migliore organizzazione del tempo da dedicare allo svolgimento dei compiti pomeridiani, soprattutto in concomitanza con giornate festive”. Un passaggio è dedicato anche a una “corretta notazione dei compiti” (sul registro elettronico e sul diario degli studenti” che può “consentire una crescente autonomia da parte degli alunni nella gestione dei propri impegni scolastici”.

Un assist del mnistero di viale Trastevere a mamme e papà. La presidente dell’Age Claudia Di Pasquale a IlFattoQuotidiano.it spiega: “Sono stata presidente del consiglio d’istituto per nove anni e ho visto circolari di questo tipo fatte dai dirigenti ma purtroppo sempre disattese. Ora ci prova addirittura il ministro. Speriamo che ascoltino almeno lui perché nelle famiglie quando si lavora entrambi è diventato persino impossibile dialogare con i figli a causa dell’eccessivo carico di lavoro”. A condividere l’idea del ministro è anche il Moige: “Riteniamo fondamentale che la scuola sia un ambiente sereno, dove il carico di lavoro degli studenti sia distribuito in modo equilibrato e sostenibile durante la settimana, evitando sovrapposizioni e comunicazioni tardive che possono generare stress e disorganizzazione nelle famiglie. Apprezziamo – dice il direttore Antonio Affinita – l’invito al coordinamento tra docenti e la raccomandazione di pianificare con attenzione le attività, coinvolgendo anche le famiglie in un dialogo costruttivo. Questa attenzione favorisce lo sviluppo armonico della personalità degli studenti, promuovendo autonomia e responsabilità nella gestione degli impegni scolastici”.

Anche i diretti interessati ovvero i presidi applaudono alla circolare: “E’ un invito sacrosanto quello del ministro. E’ vero – spiega Ludovico Arte, dirigente del Marco Polo a Firenze – che spesso i ragazzi e i genitori si lamentano di verifiche troppo concentrate in alcune settimane. Serve un maggior coordinamento tra gli insegnanti. Nella nostra scuola, ad esempio, abbiamo abolito il primo quadrimestre per non creare l’ansia da verifiche”.

Diverso il parere di Angela Nava che al nostro giornale risponde quasi sbuffando per l’ennesima azione del ministro: “Un insegnante avrà il diritto e dovere costituzionale di modulare la sua azione e la sua valutazione? Con questo governo l’autonomia didattica e la libertà d’insegnamento sono messe in crisi ogni giorno”. E i ragazzi? Paolo Notarnicola, coordinatore della Rete degli Studenti medi non è convinto dell’intervento ministeriale: “E’ banale ridurre la questione della valutazione al tema verifiche. Va ripensato il modo di fare scuola che deve diventare più orizzontale, con lezioni non frontali”.

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