Travolse e uccise un uomo, dramma sulla Sarzanese. ‘Patteggia un anno e 6 mesi’

Processo a carico di un 67enne di Capannori per la morte di Velio Giusti di Buti. La famiglia della vittima a seguito dell’incidente si è affidata al gruppo Giesse

Mar 27, 2025 - 02:00
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Travolse e uccise un uomo, dramma sulla Sarzanese. ‘Patteggia un anno e 6 mesi’

Buti (Pisa), 27 marzo 2025 – Una disperata corsa con Pegaso all’ospedale di Cisanello. Ma per Velio Giusti, 81 anni, che fu investito sulla Sarzanese Valdera, nel tratto di strada dove si trovano la sua abitazione e le sua attività, il Bar La Ciona e il CionaMarket, non ci fu niente da fare. L’imprenditore morì durante il trasporto al pronto soccorso di Cisanello, dove i medici lo stavano attendendo dopo il tremendo incidente. Troppo gravi le ferite riportate nell’impatto con l’auto.

Indagini e rilievi sull’incidente hanno portato al processo. Un anno e 6 mesi di reclusione (pena sospesa) e sospensione della patente per 18 mesi, è quanto patteggiato ieri dal 67enne di Capannori che sette mesi fa investì Giusti.

L’incidente avvenne il 3 agosto 2024 in via Sarzanese Valdera. Il 67enne, alla guida di un Fiat Doblò – riferisce Giesse, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali anche mortali – “stava guidando con direzione Bientina-Lucca”. Giusti, invece, di 81 anni, “stava attraversando la strada”, quando venne investito e sbalzato per diversi metri. Nonostante la tempestività dei soccorsi (furono attivati dal 67enne), appunto, non ci fu nulla da fare. Velio Giusti era ancora molto attivo sia nel market che nell’organizzazione da oltre quarant’anni della corsa podistica Maratonina delle colline cascinesi con il gruppo podistico che porta il nome del negozio. Tutta Buti, ma non solo, rimase sconvolta dalla notizia della morte di un imprenditore molto conosciuto e amato. La famiglia della vittima, a seguito dell’incidente, si è affidata a Giesse. Il referente Giesse Maurizio Cibien dice: “Giusti aveva già cominciato ad attraversare la strada e si trovava sulle strisce pedonali. Una dinamica così chiara, ripresa anche dalle telecamere di video-sorveglianza, meritava forse una pena più esemplare – spiega –. Dispiace constatare che gli incidenti, su quella strada, sono quasi all’ordine del giorno. L’ultimo, mortale, è di appena due mesi fa. Serve più attenzione da parte di chi si mette alla guida dell’auto ma, forse, è necessario anche un intervento diretto da parte di chi gestisce la strada in modo da dissuadere gli automobilisti dall’infrangere il Codice della strada e tutelare, in questo modo, pedoni e velocipedi”.

Carlo Baroni