“Tiziano Ferro è un fratellino, dolce, intelligente e profondo. L’ho chiamato e lui ha risposto subito ‘che ti serve?'”: Massimo Ranieri racconta com’è nata la canzone ‘Tra le mani un cuore’

“Mi hanno sempre detto che domani è un altro giorno, non credere che duri tutta la vita. Il prossimo disco può andare male e sei cancellato“: così Massimo Ranieri ospite di Mara Venier a Domenica In. Un insegnamento saggio anche se, per lui, il mondo della musica e dello spettacolo sono sempre stati lì, accoglienti verso un artista tra i più grandi del panorama italiano. 74 anni da compiere il 3 maggio, il cantante ha portato a Sanremo la canzone “Tra le mani un cuore“, scritta per lui da Tiziano Ferro. E a proposito dell’autore di Xdono, Ranieri ha raccontato: “Io lo chiamo fratellino, è carino, dolce, intelligente e profondo. Lui è un amico, l’ho chiamato e lui ha risposto subito: ‘Che ti serve?’. Gli ho chiesto una canzone per completare l’album, non era per Sanremo. Dopo 4 o 5 giorni mi è arrivata un’email con la canzone. L’ho ascoltata e mi sono commosso. Tiziano mi ha detto: ‘Se c’è qualcosa che non va, dimmelo e lavoriamoci insieme’. Ma per me era perfetta così”. E per il cantante di Rose Rosse, “gli anni sono un numero, la capoccia lavora bene”. Il suo desiderio? “Aspiro alla serenità perché la felicità passa e ti rimane l’amaro in bocca. La serenità cresce piano piano e quando è presente, c’è e ti fa stare bene”.

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