Tiktoker suicida in diretta, il gip sugli hater e le false accuse di pedofilia: «Non sapevano che poteva togliersi la vita»
Il giudice di Bologna ha riconosciuto che l'obiettivo dei due hater di Vincent Plicchi era di fermare il suo successo sui social. Ma anche quel che emerge dal loro «linciaggio mediatico» non basta per proseguire l'indagine per istigazione al suicidio L'articolo Tiktoker suicida in diretta, il gip sugli hater e le false accuse di pedofilia: «Non sapevano che poteva togliersi la vita» proviene da Open.

La procura di Bologna continuerà a indagare sul caso della morte di Vincent Plicchi, ma non più per istigazione al suicidio. Secondo il gip, la procura può continuare a indagare per diffamazione gli hater del tiktoker morto suicida in diretta il 9 ottobre 2023. Ma non ci sono elementi sufficienti per provare l’induzione al suicidio da parte di chi avrebbe inventato false accuse di pedofilia sul giovane influencer, per quanto le loro condotte siano da considerarsi «moralmente del tutto riprovevoli», scrive il gip di Bologna.
Vincent Plicchi si tolse la vita durante una diretta social, dopo che era stato travolto da accuse di pedofilia messe in giro sui social da una serie di utenti che lo avevano preso di mira. La madre e la zia, assistite dall’avvocato Daniele Benfenati, avevano presentato un esposto, indicando anche alcuni nomi e nickname di utenti che avrebbero avuto un ruolo nello spingere Plicchi, noto sui social come “Inquisitor Ghost”, a togliersi la vita. La procura però aveva chiesto di archiviare e i famigliari si erano opposti.
Sciolta la riserva, il gip ha sottolineato come «non v’è la prova (né la stessa pare acquisibile aliunde) che gli autori dei messaggi e dei commenti contestati fossero realmente consapevoli del fatto che tali atteggiamenti avrebbero potuto spingere il giovane Vincent Plicchi all’estremo gesto». E ancora: «Lo stesso può dirsi rispetto ai due soggetti individuati come i presunti autori del piano da cui aveva avuto origine il linciaggio mediatico, atteso il tenore delle conversazioni estrapolate, da cui si evince che gli stessi avevano come unico obiettivo quello di neutralizzare l’ascesa sui social del personaggio “Inquisitor”, considerato dai due come un pericoloso competitor».
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