Ticketmaster sotto accusa in UK: prezzi gonfiati per biglietti degli Oasis

L’Autorità per i Mercati dei Consumatori britannica (CMA) ha intensificato la pressione su Ticketmaster dopo il caos legato alla vendita dei biglietti per il reunion tour degli Oasis, finito sotto accusa per pratiche commerciali opache e prezzi fuori controllo. L’ente ha avviato una consultazione formale con la piattaforma per imporre modifiche radicali, con l'obiettivo di garantire una maggiore trasparenza. Un altro duro colpo per Ticketmaster, che l'anno scorso è finita al centro dell'attenzione mediatica per aver subito un importante attacco hacker.

Secondo il rapporto CMA, Ticketmaster avrebbe etichettato come “platinum” alcuni biglietti vendendoli a più del doppio del prezzo standard, senza però chiarire che l’aumento non corrispondeva a posti migliori o benefit aggiuntivi. Una strategia che ha spinto molti acquirenti a pagare cifre esorbitanti convinti di accedere a vantaggi in realtà inesistenti. Non solo: la piattaforma ha gestito i biglietti per i posti in piedi in modo ambiguo, esaurendo prima la categoria economica e indirizzando poi gli utenti, già in attesa in code virtuali interminabili, verso opzioni più costose. Dinamiche che, una volta venute alla luce, hanno creato frustrazione e rabbia nei fan.

“Siamo preoccupati che i sostenitori degli Oasis non abbiano ricevuto le informazioni necessarie o siano stati indotti a comprare biglietti ritenuti migliori di quanto fossero”, ha dichiarato Hayley Fletcher, responsabile ad interim della protezione consumatori CMA. L’ente chiede ora a Ticketmaster di collaborare per introdurre modifiche che permettano scelte consapevoli, con dettagli su prezzi, ubicazione e disponibilità visualizzati in modo chiaro e forniti tempestivamente.

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