The Crew: continua la battaglia contro la chiusura del gioco
L’anno scorso vi avevamo raccontato come Ubisoft avesse rimosso The Crew da PC, disattivando le licenze e rendendolo, di fatto, del tutto ingiocabile. Ora, la software house è tornata sulla vicenda, ribadendo che i giocatori che acquistano videogiochi non dovrebbero aspettarsi di possederli per sempre. Il cuore del problema sta proprio nel fatto che The […] L'articolo The Crew: continua la battaglia contro la chiusura del gioco proviene da Vgmag.it.


L’anno scorso vi avevamo raccontato come Ubisoft avesse rimosso The Crew da PC, disattivando le licenze e rendendolo, di fatto, del tutto ingiocabile.
Ora, la software house è tornata sulla vicenda, ribadendo che i giocatori che acquistano videogiochi non dovrebbero aspettarsi di possederli per sempre. Il cuore del problema sta proprio nel fatto che The Crew era un titolo sempre connesso: una volta spenti i server, non c’era alcun modo per continuare a giocare, nemmeno per chi aveva ancora una copia fisica.
All’epoca, Ubisoft aveva annunciato così la chiusura:
“Dopo quasi un decennio di supporto, dismetteremo The Crew 1 il 31 marzo 2024. Comprendiamo che questo possa essere deludente per i giocatori che ancora si godono il gioco, ma è necessario a causa dei vincoli legati all’infrastruttura dei server e alle licenze.”
In seguito alla decisione, due giocatori hanno avviato un’azione legale contro il colosso francese, accusandolo di aver violato le leggi californiane sulla tutela dei consumatori. Secondo la loro tesi, Ubisoft avrebbe indotto in errore i clienti, facendo credere loro di acquistare un prodotto completo, quando in realtà si trattava soltanto di una licenza temporanea.
Nel documento d’accusa si legge che Ubisoft si sarebbe mossa “Dicendo loro che stavano acquistando un gioco, quando in realtà stavano solo affittando una licenza limitata per accedere a un gioco che i convenuti potevano mantenere a loro discrezione, secondo il proprio buon cuore.”
Un’altra accusa riguarda la presentazione del prodotto, sia fisico che digitale:
“La confezione del prodotto rappresentava falsamente che The Crew fosse codificato su dischi fisici acquistabili dai consumatori, o nei file digitali scaricabili a pagamento, quando in realtà i dischi fisici e i file scaricati per cui i consumatori pagavano erano più simili a una chiave per aprire i cancelli di un server remoto, che i convenuti potevano un giorno decidere di non mantenere più.”
Ubisoft, naturalmente, ha chiesto al giudice di respingere la causa. Come riportato da Polygon, la compagnia sostiene che i giocatori non avrebbero mai dovuto pensare di possedere il gioco in maniera “illimitata”, neppure in caso di copia fisica.
Nella memoria difensiva, i legali di Ubisoft rispondono che “I giocatori non avrebbero dovuto aspettarsi di acquistare diritti di proprietà assoluti sul gioco.”
La vicenda, però, si è ulteriormente complicata. In una versione aggiornata della denuncia, presentata a marzo, si sottolinea che Ubisoft avrebbe rafforzato le aspettative dei giocatori utilizzando codici di attivazione con scadenza nel 2099. Inoltre, i querelanti accusano la compagnia di violazione della legge californiana, permettendo la scadenza della valuta interna al gioco, che secondo i legali dovrebbe essere equiparata a una gift card, e quindi non soggetta a scadenza.
Ubisoft ha tempo fino al 29 aprile per rispondere alle nuove accuse.
Nel frattempo, per placare almeno in parte il malcontento della community, Ubisoft ha annunciato una nuova direzione per il futuro del franchise:
“Vogliamo riconoscere che alcuni di voi hanno espresso preoccupazione riguardo l’accesso ai giochi The Crew,” ha dichiarato Stéphane Beley, direttore creativo senior del franchise presso Ivory Tower.
“Oggi vogliamo esprimere il nostro impegno per il futuro di The Crew 2 e The Crew Motorfest. Stiamo attualmente esplorando diverse soluzioni e possiamo confermare che sarà disponibile una modalità offline per garantire l’accesso a lungo termine a entrambi i titoli.”
Una battaglia legale che, comunque vada, riaccende il dibattito su un tema sempre più attuale: cosa significa davvero “comprare” un videogioco nel 2025? In un mercato dominato da licenze, server remoti e titoli always-online, la proprietà digitale rischia di diventare un’illusione.
L'articolo The Crew: continua la battaglia contro la chiusura del gioco proviene da Vgmag.it.