Taglio dei dipendenti pubblici da 50 miliardi di euro, il piano di Bayrou

Mentre in Italia si assume nella Pubblica amministrazione dopo anni di blocco del turnover, in Francia si taglia: scure del governo per salvare i conti pubblici fuori controllo

Apr 28, 2025 - 10:26
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Taglio dei dipendenti pubblici da 50 miliardi di euro, il piano di Bayrou

In Francia il governo, al fine di ridurre la spesa, intende tagliare un terzo delle agenzie pubbliche entro la fine del 2025, risparmiando tra i 2 e i 3 miliardi di euro.

Dai tagli al settore pubblico francese vengono risparmiate le università. Circa 180.000 persone lavorano nelle agenzie pubbliche francesi, esclusi i gendarmes.

Come avverranno i tagli

Oggi 434 operatori statali ricevono 77 miliardi di finanziamenti pubblici. La ministra del Bilancio Amelie de Montchalin ha spiegato che i tagli avverranno principalmente tramite pensionamenti e accorpamenti, per limitare l’impatto sociale. Ma non mancheranno anche i licenziamenti.

Attori come l’Agenzia Bio (agricoltura biologica), l’Ademe (transizione ecologica), l’Ofb (biodiversità) e il Cndp (informazione e partecipazione) sono già sotto osservazione.

Facendo il paragone in merito alla densità di impiegati pubblici, si evidenzia come l’Italia ha 5,7 persone impiegate nel pubblico ogni 100 abitanti. La situazione italiana è determinata da anni di blocco delle assunzioni. In Germania gli impiegati pubblici sono 6,1, in Spagna 7,3 e nel Regno Unito 8,1. La Francia batte tutti con i suoi 8,3 impiegati pubblici ogni 100 residenti. Almeno fino ad oggi, in attesa dei tagli.

Ridurre il deficit pubblico

Si tratta di una tattica che ricade in una strategia più ampia, quella della correzione di rotta sul fronte del deficit pubblico che nel 2024 è aumentato fino al 5,8% del Pil. Il governo spera di ridurlo al 5,4% quest’anno, al costo di tagli per circa 50 miliardi di euro. L’obiettivo è che il rapporto deficit/Pil raggiunga il 3% entro il 2029, in linea con i parametri europei.

La spallata definitiva che contribuì alla caduta del governo guidato per breve tempo da Michel Barnier nella seconda metà del 2024 fu la presentazione della sua legge di bilancio, che prospettava tagli per 60 miliardi di euro: 20 miliardi in aumenti di tasse e 40 miliardi sotto forma di tagli alla spesa pubblica. L’obiettivo, allora come oggi, era evitare un’ulteriore crescita dell’indebitamento, oggi praticamente doppio rispetto al tetto massimo previsto dai trattati europei. Per questo François Bayrou, il nuovo primo ministro, ha presentato il suo piano di tagli.

Da una sponda all’altra dell’Atlantico, il nodo della questione è sempre lo stesso, ovvero il contenimento della spesa che passa da massicci tagli ai dipendenti pubblici. Negli Usa si chiama programma Doge e se ne occupa Elon Musk, in Francia è il piano Bayrou.

Il confronto con il resto d’Europa

L’Eurostat rivela che nell’Eurozona nel 2024 il deficit medio è sceso al 3,1% del Pil nel 2024, partendo dal 3,5% del 2023. Per quanto riguarda i Paesi aderenti all’Ue si parla del 3,2%, partendo sempre dal 3,5%.

Il debito pubblico è aumentato di poco passando all’87,4% dall’87,3%. Nell’Ue si parla dell’81%, dall’80,8% I disavanzi più alti sono stati registrati in:

  • Romania (-9,3%);
  • Polonia (-6,6%);
  • Francia (-5,8%).

L’Italia, per una volta, non è fra i Paesi meno virtuosi: con il suo 3,4% si posiziona al decimo posto fra i 27 Paesi dell’Ue. Per quanto riguarda il debito pubblico, però, l’Italia è seconda con il 135,3% sul Pil, alle spalle della Grecia (153,6%). Seguono Francia (113%), Belgio (104,7%) e Spagna (101,8%).

L’Ue ha una procedura per disavanzo eccessivo, rispetto ai dati del 2023, su otto Paesi: Italia, Ungheria, Romania, Francia, Polonia, Malta, Slovacchia e Belgio. L’Austria non è sotto procedura, ma è osservata speciale.