Stipendi bassi in Italia per colpa del cuneo fiscale, i single i più tartassati

Il rapporto Ocse conferma che i lavoratori in Italia costano molto alle imprese ma ricevono poco in busta paga. Il sistema fiscale grava in modo particolare sui single senza figli

Mag 5, 2025 - 08:35
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Stipendi bassi in Italia per colpa del cuneo fiscale, i single i più tartassati

Il rapporto Ocse 2025 sulla tassazione dei salari nel 2024 fotografa una situazione critica per l’Italia, con i salari netti tra i più bassi a fronte di un costo del lavoro elevato e di un cuneo fiscale tra i più alti.

Nel 2024 i lavoratori italiani hanno guadagnato meno della media Ocse, pur costando di più alle imprese. I single senza figli sono i più penalizzati: quasi metà del reddito lordo finisce in tasse. Il cuneo fiscale cresce, mentre in altri Paesi si riduce. E la distanza con le economie avanzate aumenta.

Italia tra i peggiori dell’Ocse per salari netti

Secondo il rapporto “Taxing Wages 2025” dell’Ocse, il sistema fiscale italiano continua a penalizzare i lavoratori.

Nel 2024, il salario netto medio in Italia è stato pari a 41.438 dollari (a parità di potere d’acquisto), posizionando il Paese al 23° posto su 38 nell’area Ocse. Un livello inferiore rispetto alla media Ocse di 45.123 dollari e anche a quello di Paesi come la Spagna (43.034 dollari), mentre si avvicina a quello della Polonia (39.200 dollari) e della Turchia (39.000 dollari).

Costo del lavoro alto, ma stipendi bassi

Il costo del lavoro in Italia (che include anche i contributi a carico del datore) è stato nel 2024 di 78.312 dollari, ben sopra la media Ocse di 71.277 dollari, posizionando l’Italia al 17° posto. Tuttavia, il reddito netto percepito dai lavoratori è decisamente più basso, segno di un sistema fiscale poco efficiente nella redistribuzione del valore prodotto.

Un confronto per dare un’idea:

  • Austria 111.000 dollari (costo lavoro) / 59.000 dollari (salario netto)
  • Germania 107.000 / 56.000
  • Francia 91.800 / 48.500
  • Belgio 110.000 / oltre 52.000
  • Svizzera 110.000 / 84.728
  • Regno Unito 85.500 / oltre 60.000
  • Spagna 72.400 / 43.034
  • Giappone 66.000 / n.d.

Rendimento più basso d’Europa

Uno dei dati più allarmanti riguarda il rendimento fiscale del lavoro: in Italia, un aumento di 1 euro nel costo del lavoro genera solo 0,68 euro netti in busta paga per un lavoratore single con salario medio. È il valore più basso tra tutti i Paesi Ocse. La media dell’area Ocse si attesta invece a 0,86 euro, con Paesi dove il rapporto è ben più favorevole per i lavoratori.

Cuneo fiscale quasi al 50% per i single

Nel 2024 il cuneo fiscale italiano, ovvero la somma di tasse e contributi previdenziali sul costo del lavoro, ha raggiunto per i lavoratori single senza figli il 47,1%, con un aumento di 1,61 punti percentuali rispetto all’anno precedente. È l’aumento più marcato dell’intera area Ocse, ben al di sopra della media che si attesta al 34,9%.

L’Italia è oggi il quarto Paese Ocse per ampiezza del cuneo fiscale, preceduta solo da Belgio, Germania e Francia. Anche i Paesi che hanno un cuneo simile o più alto, come Germania e Austria, però, garantiscono ai lavoratori salari netti sensibilmente più elevati.

Famiglie e genitori single

Il rapporto Ocse approfondisce anche le differenze di trattamento fiscale tra tipologie familiari:

  • famiglie monoreddito con due figli (stipendio medio) – il cuneo fiscale medio Ocse è salito di 0,16 punti, al 25,8%. In Italia è più alto, e il vantaggio fiscale rispetto ai single si è indebolito (gap ridotto a 9,2 punti);
  • famiglie bireddito con due figli (uno al 100%, l’altro al 67% del salario medio) – il cuneo fiscale medio Ocse è aumentato di 0,01 punti al 29,5%;
  • genitori single con figli – qui la situazione migliora con il cuneo fiscale medio Ocse che è diminuito di 0,38 punti, scendendo al 15,8%.

In Italia, invece, il cuneo fiscale sui single è cresciuto più che altrove, senza significativi miglioramenti per le famiglie o i genitori soli.

Paese Salario netto medio (dollari, 2024) Costo del lavoro (dollari) Cuneo fiscale (%)
Svizzera 84.728 110.000 n.d.
Austria 59.000 111.000 >47%
Germania 56.000 107.000 >47%
Francia 48.500 91.800 ~47%
Belgio >52.000 110.000 >47%
Regno Unito >60.000 85.500 <35%
Spagna 43.034 72.400 n.d.
Polonia 39.200 n.d. in calo
Turchia 39.000 n.d. n.d.
Italia 41.438 78.312 47,1% (in aumento)