Spese fiscali, ripartono i tagli
Riordino delle spese fiscali – c.d. tax expenditures – al primo posto fra le priorità politiche del 2025. Oltre a tale ambizioso progetto il dipartimento delle finanze, quello della giustizia tributaria e la guardia di finanza, nell’ambito del settore della fiscalità e giustizia tributaria, dovranno portare avanti anche i seguenti obiettivi di tipo strategico: attuazione […] L'articolo Spese fiscali, ripartono i tagli proviene da Iusletter.

Riordino delle spese fiscali – c.d. tax expenditures – al primo posto fra le priorità politiche del 2025. Oltre a tale ambizioso progetto il dipartimento delle finanze, quello della giustizia tributaria e la guardia di finanza, nell’ambito del settore della fiscalità e giustizia tributaria, dovranno portare avanti anche i seguenti obiettivi di tipo strategico: attuazione della delega fiscale (legge n.11/2023), favorire e rinforzare la tax compliance volontaria, prevenire, contrastare e ridurre l’elusione e l’evasione fiscale e le frodi fiscali sul piano interno, europeo e internazionale, garantire ai cittadini una giurisdizione tributaria più efficiente.
Sono questi, in estrema sintesi, le principali linee di indirizzo contenute nel documento di programmazione strategica collegato alle priorità politiche predisposto dal MEF con la finalità di massimizzare il valore pubblico prodotto dall’azione del Ministero, ai sensi del decreto-legge 9 giugno 2021, n. 80.
Il documento in commento, firmato dal Ministro Giancarlo Giorgetti, contiene la pianificazione delle attività per l’anno 2025 dell’Amministrazione economico finanziaria, e per il relativo triennio 2025-2027.
Per ognuna delle priorità assegnate agli enti competenti, il documento prevede anche un costante e periodico monitoraggio dei risultati in corso di formazione attraverso la definizione di specifici indicatori di risultato.
Per quanto riguarda, ad esempio, l’obiettivo strategico del riordino delle spese fiscali, il dipartimento delle finanze dovrà predisporre un atto ricognitivo delle spese fiscali in relazione alla fissazione dei tetti a seconda della spesa presa in considerazione che fungerà come indicatore dei risultati raggiunti.
Altro obiettivo di natura strategica, assegnato ai vari enti che fanno capo al ministero dell’economia e delle finanze, riguarda la digitalizzazione dei servizi. In tale ambito l’indicatore di risultato è rappresentato da un documento di ricognizione e analisi delle esperienze sull’applicazione dei sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito della fiscalità.
Più articolati risultano invece gli indicatori di risultato finalizzati al monitoraggio e verifica dell’obiettivo di tipo strutturale, relativo alla elaborazione degli indirizzi di politica tributaria e al contrasto all’elusione ed evasione fiscale.
In tale ambito si prevede infatti una valorizzazione dei dati acquisiti attraverso le indagini di polizia giudiziaria e di polizia economico-finanziaria, l’attività di intelligence, le analisi di rischio e il controllo economico del territorio.
Il contrasto dell’evasione, dell’elusione e delle frodi fiscali, a tutela degli interessi finanziari nazionali ed europei, verrà condotto, prioritariamente, facendo riferimento ai comportamenti maggiormente lesivi, come l’economia sommersa, soprattutto nella forma dell’evasione consensuale (accordo fra cedente e cessionario), del lavoro sommerso e la grande evasione fiscale internazionale.
Allo stesso tempo verrà potenziata l’azione di controllo e rafforzamento del contributo volto a stimolare la compliance dei contribuenti, valorizzando il ruolo della Guardia di finanza quale unica forza di polizia nazionale a competenza generale in materia economico-finanziaria, nonché di componente a vocazione “investigativa” dell’Amministrazione finanziaria.
Per quanto riguarda invece il dipartimento della giustizia tributaria l’obiettivo prioritario per l’anno 2025 consiste nel garantire ai cittadini una giurisdizione tributaria più efficiente, in coerenza con le finalità individuate dal pnrr, anche mediante l’attuazione della riforma della giustizia tributaria, l’analisi e il monitoraggio degli effetti dei nuovi istituti del processo tributario, il costante e tempestivo adeguamento del sistema informativo all’evoluzione e innovazione tecnologica nonché l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale.
Tra gli indicatori di risultato in tale ambito figura la costante pubblicazione, nel tempo medio prefissato, delle sentenze tributarie di merito, native digitali, pseudonimizzate. Ciò consentirà una evoluzione ed implementazione della banca dati della giurisprudenza tributaria di merito al fine di favorire la diffusione della conoscenza del c.d. “precedente giurisprudenziale” a favore degli operatori di settore, delle imprese e dei cittadini.
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