Sofia Saletti: "Siena terra di tesori, necessari promozione e servizi all’altezza"

Intervista alla nuova presidente del Centro guide turistiche "L’accoglienza è una priorità, mi piace che la nostra provincia sia ospitale. Dmo iniziativa interessante, spero crescano le occasioni di concertazione".

Mag 1, 2025 - 06:29
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Sofia Saletti: "Siena terra di tesori, necessari promozione e servizi all’altezza"

Dipinge ogni giorno Siena con "sfumature diverse", perché i suoi racconti sono fatti di passione, di esperienze vissute, di amore per la sua città. La guida, dice Sofia, non è un "navigatore" ma una voce che accompagna nella storia, che svela segreti, che introduce alla bellezza. Sofia Saletti è, da febbraio, la nuova presidente del Centro guide turistiche di Siena e provincia.

Con quale spirito ha accettato l’incarico? "Come una sfida, con gioia ed entusiasmo. L’accoglienza è sempre stata, per me, una priorità: mi piace che Siena sia un luogo ospitale, dove il visitatore si sente a suo agio e che possa spingerlo a tornare o convincere altri a venire".

Come si può definire il turismo senese? "Di due diverse tipologie. Ci sono gli ospiti, in particolare stranieri, che, arrivando in grandi numeri, veicolati dalle guide, si fermano in città per qualche ora in più: fanno colazione, visitano musei, usano i bagni, fanno shopping. Ci sono poi i gruppi più piccoli, coppie o famiglie, prevalentemente americane, che arrivano con il proprio autista o il proprio mezzo, avendo magari inserito Siena in un tour italiano di qualche giorno. La nostra città ha il privilegio di rientrare nel circuito delle mete d’arte".

Perché? "Siena viene vista come un satellite di Firenze, una piccola città dove spendere qualche ora. Solo dopo essere stato veicolato dalla guida, cosa sorprendente, ma che a noi dà grande soddisfazione, il turista si accorge che è uno scrigno di gioielli e vorrebbe rimanere. Siena non è solo piazza del Campo o il Duomo, è il presente che si intreccia a tradizioni secolari. E la apprezzano anche perché non è caotica. Ci sono poi delle criticità: manca un’accoglienza adeguata, a livello di strutture, dai bagni pubblici, un grandissimo problema, ai parchi in cui potersi soffermare, tema che abbiamo affrontato anche nell’ultima riunione della Dmo. E non ci sono i negozi che cercano i visitatori, ‘botteghe’ di artigianato locale, esclusive e caratteristiche".

Scarsa promozione, quindi? "Sicuramente. Purtroppo, e mi dispiace, è un problema che va avanti da anni".

A proposito di Dmo, come sta andando? "Ho già partecipato a qualche riunione. Ci auspichiamo che ci sia sempre di più una concertazione tra i vari soggetti in gioco, uno scambio di idee. Che qualsiasi evento possa essere in sinergia. Abbiamo gettato un seme, i frutti li vedremo, speriamo, a lungo termine".

Cos’è il Centro guide turistiche di Siena e provincia? "Siamo 80 professionisti associati. Siamo nati come costola di Agt, un’associazione molto simile a un sindacato, che tutela la categoria a livello regionale e nazionale. Ne siamo la parte commerciale, a cui si rivolgono le istituzioni, come il Comune. Siamo tutti operatori del luogo. Le nostre guide devono avere una conoscenza approfondita del territorio e della città. E delle sue regole. Noi sappiamo in quali luoghi possiamo fermarci o siamo di intralcio, cosa i turisti possono e non possono fare, scattare foto, per esempio, da che parte della strada dobbiamo camminare… La professionalità si vede nelle piccole cose, nelle attenzioni che gli abusivi non hanno".

Un grave problema. "C’è chi una mattina si sveglia e si improvvisa guida, senza conoscere la realtà in cui opera, in particolare nei momenti più delicati dell’anno, come durante il Palio. Con la polizia municipale ci impegniamo a contrastare il fenomeno. Dal 2018 abbiamo anche dei badge verdi, per essere più facilmente riconoscibili. Tra poco ci troveremo ad affrontarne anche un altro problema: il Governo ha approvato la legge sulla nascita della guida nazionale. Chiunque venga abilitato potrà lavorare su tutto il territorio italiano, e sono già tantissime le domande".

Chi arriva a Siena la conosce? "Poco, e i più per il Palio o per il pavimento del Duomo. Qualcuno perché è stata il set del film Quantum of solace; qualcun altro per le Strade Bianche. Crocieristi? Pochi: la città non è molto servita. Anzi, per chi si muove verso Siena da solo è un viaggio della speranza".

Perché ha fatto la guida? "Perché ho studiato Storia dell’arte, amo la mia città e mi piace raccontarla. Un racconto uguale e diverso ogni giorno".