Skillvue: 5,5 milioni alla startup che usa l’AI per analizzare le competenze
Fondata a Milano nel 2021, ha sviluppato una piattaforma che permette alle aziende di analizzare le competenze di candidati e dipendenti in maniera rapida, oggettiva e scalabile grazie all'AI proprietaria. Luigi Berlusconi tra i precedenti investitori L'articolo Skillvue: 5,5 milioni alla startup che usa l’AI per analizzare le competenze proviene da Economyup.

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Skillvue: 5,5 milioni alla startup che usa l’AI per analizzare le competenze
Fondata a Milano nel 2021, ha sviluppato una piattaforma che permette alle aziende di analizzare le competenze di candidati e dipendenti in maniera rapida, oggettiva e scalabile grazie all’AI proprietaria. Luigi Berlusconi tra i precedenti investitori

Arrivano 5,5 milioni di euro per Skillvue, startup che ha sviluppato una piattaforma che utilizza l’AI per analizzare le competenze e valorizzare il capitale umano. Il round è stato guidato dalla società italo-francese 360 Capital.
Hanno partecipato anche Italian Founders Fund – il primo fondo italiano di venture capital creato da fondatori di startup e guidato da Lorenzo Franzi – e 14Peaks Capital di Edoardo Ermotti, che avevano guidato il round chiuso dalla startup lo scorso anno. Nel dettaglio, Italian Founders Fund e 14Peaks Capital hanno partecipato esercitando il diritto pro-rata, la clausola che assicura a un investitore il diritto di partecipare a uno o più round di finanziamento futuri per mantenere invariata la propria quota nella società, mentre Orbita Verticale ha effettuato un coinvestimento.
Come è nata e cosa fa Skillvue
Fondata a Milano nel 2021 da Nicolò Mazzocchi e Simone Patera, Skillvue si propone come partner strategico per le aziende nella mappatura e valutazione delle competenze, sia in fase di selezione che in generale nell’attività di talent management, in un contesto in cui la scelta dei talenti giusti e la valorizzazione delle competenze delle persone rappresentano una sfida cruciale per le aziende.
Il team, già raddoppiato dalle 10 alle 20 persone dopo il pre-seed round del 2024, è ad oggi dislocato tra Italia, Germania e Canada, e raggiungerà le 30 persone entro il 2025.
Ha sviluppato una piattaforma che permette alle aziende di adottare un approccio skills-based nelle attività di people management, dalla fase di selezione, alla mobilità interna e al talent management, analizzando le competenze di candidati e dipendenti in maniera rapida, oggettiva e scalabile grazie alla sua tecnologia innovativa basata su AI proprietaria.
I finanziamenti (c’è anche Luigi Berlusconi)
Skillvue è nata grazie a un primo finanziamento di 330 mila euro da parte di alcuni business angels e nel 2024 ha chiuso un pre-seed da 2,5 milioni di euro con IFF, 14Peaks, Kfund, Orbita Verticale e Ithaca 3, il veicolo di investimento di Luigi Berlusconi. Somme che, con il round appena chiuso, portano la raccolta complessiva a un totale di oltre 8 milioni di euro. Il fatturato della società ha registrato una crescita del 700% tra il 2023 e il 2024. Il team – che opera nelle sedi operative dislocate in Italia, Germania e Canada – è già quasi raddoppiato dal pre-seed round del 2024 e arriverà a contare 30 persone entro la fine del 2025.
Come funziona la piattaforma di Skillvue
La piattaforma, basata su modelli di AI proprietaria in costante sviluppo ed evoluzione verso dei veri e propri Skills Assessment Agent (modelli avanzati di AI finalizzati a supportare HR in una gestione sempre più innovativa e personalizzata delle valutazioni di competenze), elimina alcune storiche problematiche degli assessment tradizionali che hanno sempre impedito un loro utilizzo estensivo sui candidati e l’intera popolazione aziendale, e, si legge in un comunicato aziendale, garantisce costi sostenibili, risultati veloci e scalabilità completa.
Secondo l’azienda, l’approccio skills-based promosso da Skillvue aumenta fino a cinque volte la capacità di prevedere quale sarà l’effettivo rendimento lavorativo di una persona ed è strategico per ottimizzare la qualità delle assunzioni, dove il CV tradizionale è sempre meno rappresentativo delle reali competenze. Per quanto riguarda i processi interni, Skillvue offre alle aziende una soluzione per la valutazione delle competenze a tutto tondo per la gestione della mobilità interna e dei percorsi di carriera e sviluppo delle persone già presenti in azienda.
In seguito al pre-seed round, Skillvue ha creato un team psicometrico guidato dal ricercatore Tony Lee per perfezionare ulteriormente il suo modello di valutazione e ha lavorato a modelli AI sempre più ispirati al concetto di AI Agent per fornire alle aziende un’esperienza di assessment ancora più personalizzata. Ha inoltre potenziato le aree Sales, Sviluppo e Customer Success, con People Scientists dedicati a seguire ciascun cliente.
Le dichiarazioni
“Abbiamo deciso di sfruttare la forza dell’intelligenza artificiale per riportare le competenze al centro del workforce management, trasformando il modo in cui le aziende individuano, selezionano e fanno crescere le persone, spiega Nicolò Mazzocchi, CEO & Co-founder Skillvue. La nostra tecnologia rende il processo di selezione più rapido e data-driven, la gestione del talento più efficace e i processi HR scalabili al 100%. Con questo round stiamo accelerando nello sviluppo dei nostri Skill Assessment Agent, rendendo le competenze e il potenziale di ciascuna persona ben visibili e pienamente valorizzati e garantendo allo stesso tempo un’esperienza di valutazione ottimale sia per HR che per gli utenti finali”.
“Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione profonda: a fare la differenza saranno sempre più le competenze, e non i titoli, commenta Lucrezia Lucotti, partner di 360 Capital. Skillvue sta guidando questa trasformazione, grazie a una combinazione unica di intelligenza artificiale evoluta e una profonda visione skills-based. Oggi Skillvue è già un alleato strategico per le aziende che vogliono mettere davvero le competenze al centro della crescita. Siamo felici di supportare Nicolò, Simone e tutto il team in questo percorso di crescita, con l’obiettivo di valorizzare davvero il potenziale delle persone”.
“Dopo aver fatto da co-leads nel round pre-seed, siamo entusiasti di affiancare Nicolò, Simone e tutto il team in questa continua fase cruciale di crescita. In questo primo anno con Skillvue la nostra priorità insieme ai fondatori era di rafforzare le basi della società per prepararci a scalare, tramite assunzioni mirate attraverso vari dipartimenti e un piano strategico ben definito. Siamo molto soddisfatti dal lavoro svolto da Nicolò, Simone e tutto il team e pensiamo che l’unirsi di 360 Capital con la loro esperienza e connettività anche in mercati extra-Italia strategici per Skillvue potrà ulteriormente rafforzare il piano go-to-market, hanno dichiarato Lorenzo Franzi, Partner IFF, ed Edoardo Ermotti, Founder & General Partner di 14Peaks Capital. La visione di Skillvue si inserisce perfettamente all’intersezione di due evoluzioni centrali per chi studia e costruisce il futuro del lavoro: l’applicazione dell’AI ai processi HR e la transizione verso modelli organizzativi basati sulle competenze. Siamo convinti che non si tratti di semplici trend, ma di trasformazioni strutturali destinate a ridefinire per i prossimi decenni il modo in cui le aziende selezionano, sviluppano e valorizzano il capitale umano”.
Evoluzione del mercato del lavoro: servono aggiornamento e riqualificazione
La soluzione sviluppata da Skillvue si inserisce in uno scenario complesso, che ha reso sempre più importante per le aziende trovare un unico partner di riferimento per la valutazione e la valorizzazione efficace e obiettiva delle competenze. Secondo uno studio del World Economic Forum, si prevede che il 59% della popolazione mondiale avrà bisogno di aggiornare o riqualificare le proprie competenze entro il 2030, e la capacità di effettuare una corretta valutazione delle competenze sarà quindi fondamentale per avviare le iniziative di upskilling o reskilling.
A questo si aggiunga che da una ricerca effettuata da SHRM (Society for Human Resource Management, la più grande associazione di risorse umane al mondo), trovare lavoratori con competenze specifiche e adeguate è in cima alla lista delle priorità per il 70% degli intervistati, ma la ricerca è sempre più difficile. Per questo il 35% prevede di utilizzare test o assessment in fase di pre-screening per identificare candidati qualificati e il 28% valuta di allentare i requisiti di istruzione e laurea, allontanandosi dall’importanza del titolo di studio e di lavoro per prediligere un approccio focalizzato sulle sole competenze. La necessità di questa trasformazione in ottica skills-based è confermata anche da una ricerca del Politecnico di Milano, secondo la quale nel 2024 in Italia solo il 35% delle aziende è stato in grado di identificare e sbloccare i “talenti nascosti” all’interno della propria organizzazione, un problema che potrebbe essere facilmente risolto adottando un approccio basato sulle competenze, che dovrebbero venire abbinate dinamicamente a compiti o progetti specifici anziché a ruoli fissi, come è solitamente accaduto finora.
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