Sanremo 2025, Paolo Kessisoglu torna sul palco dell’Ariston con la figlia Lunita per parlare di “hikikomori”: chi sono gli adolescenti che si isolano dal mondo
L’attore salirà sul palco dell’Ariston per esibirsi con sua figlia, la cantante 21enne Lunita: insieme canteranno il loro inedito “Paura di Me”, disponibile da oggi su tutte le piattaforme di streaming L'articolo Sanremo 2025, Paolo Kessisoglu torna sul palco dell’Ariston con la figlia Lunita per parlare di “hikikomori”: chi sono gli adolescenti che si isolano dal mondo proviene da Il Fatto Quotidiano.

È Paolo Kessisoglu uno dei super ospiti della quarta serata del Festival di Sanremo, quella dedicata ai duetti e alle cover. Il celebre comico, attore e cabarettista, che ha già condotto la kermesse nel 2011, non sarà da solo. Ma non sarà accompagnato dal suo inseparabile amico e collega Luca Bizzarri, bensì da una persona a cui è piuttosto legato. Kessisoglu, infatti, salirà sul palco dell’Ariston con sua figlia, Lunita, cantautrice ventunenne conosciuta anche con il nome d’arte IAMOLLIE: insieme canteranno “Paura di Me”, l’inedito pubblicato dalla giovane musicista e da suo padre per Sony Music Italy, prodotto da Canova, e disponibile su tutte le piattaforme streaming da oggi, 14 febbraio.
Il brano affronta un tema delicato e molto attuale: il ritiro sociale volontario dei giovani e le difficoltà di un genitore nel comprendere le loro difficoltà. Il riferimento, infatti, è al mondo degli “hikikomori”, un termine giapponese che indica chi “resta in disparte” e riguarda, in particolar modo, gli adolescenti che scelgono di limitare o ridurre la propria vita sociale, attraverso l’isolamento e l’autoreclusione nella propria casa o nella propria stanza, cercando di evitare qualsiasi contatto con il mondo esterno, compresi i propri genitori. Un tema, come detto, delicato e attuale: secondo un recente studio, condotto dal CNR e dal gruppo Abele, il fenomeno riguarderebbe oggi circa 50 mila giovani italiani. Ma i numeri, comunque, sarebbero in costante aumento. La canzone, quindi, indaga non solo quello che è un fenomeno in crescita, in particolare tra gli adolescenti, ma è anche un dialogo tra un padre e una figlia, in cui la necessità di capirsi appare complessa e al contempo essenziale. Nel brano, infatti, Kessisoglu e Lunita si scambiano pensieri, raccontano i malesseri vissuti dai più giovani e il senso di inadeguatezza dei genitori nel comprenderli: “Quando un adolescente sta male è importante che non si senta giudicato nella propria sofferenza. È fondamentale che tutta la famiglia si metta in discussione per cercare di aiutarsi a vicenda”, racconta la 21enne spiegando il brano. “Credimi papà che tu ci annegheresti/ in questa mia tempesta”, canta, infatti, la giovane in una parte del suo inedito.
La salute mentale dei più giovani, inoltre, è un tema che Kessisoglu affronta già da diversi anni. Nell’aprile 2023, infatti, l’attore ha fondato l’associazione “C’è da fare”, che sostiene percorsi con educatori e psicologi per aiutare ragazzi e ragazze: “La pandemia ha fatto da detonatore a una situazione in graduale peggioramento già da dieci anni. La salute mentale degli adolescenti è una questione fondamentale, finché ognuno non farà la sua parte pensando che non lo riguardi non si riuscirà a fare la giusta prevenzione”, spiega, invece, Kessisoglu. Come detto, non è la prima volta che il 55enne sale sul palco dell’Ariston: l’attore è stato co-conduttore del Festival di Sanremo 2011, condotto da Gianni Morandi, con Luca Bizzarri, Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis. E poi ancora nel 2018, quando è stato selezionato come giudice per Sanremo Giovani nell’edizione vinta da Mahmood. Ora, però, Kessisoglu è pronto ad indossare le vesti da cantante e ad esibirsi con Lunita in un brano che racconta il rapporto sincero, anche se complesso, tra un padre e la propria figlia.
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