Anno zero: l’Europa di fronte alla sua più grande sfida
L'intervento di Gianmarco Gabrieli.

L’intervento di Gianmarco Gabrieli
Per settant’anni l’Europa è stata il miglior posto al mondo in cui vivere. Dopo la devastazione della Seconda guerra mondiale, abbiamo costruito un continente prospero, pacifico e democratico. Abbiamo goduto di crescita economica, sviluppo sociale e un welfare diffuso.
Ma quella stagione d’oro, che molti di noi non hanno nemmeno riconosciuto come tale, è finita. Oggi ci troviamo all’Anno Zero.
L’elezione di Donald Trump e il conseguente sganciamento degli Stati Uniti dall’Europa e dalla NATO sono solo l’ultimo segnale di un cambiamento epocale. Il legame transatlantico, per decenni garanzia di stabilità, si sta spezzando. Washington guarda altrove, e noi non possiamo più permetterci di dipendere da una protezione esterna che non esiste più.
Se vogliamo sopravvivere nel nuovo ordine mondiale, dobbiamo agire subito. Il tempo dell’attendismo è finito, e come dice Mario Draghi: “Europa, fai qualcosa”.
L’Europa deve diventare adulta
L’Unione Europea è nata come progetto di pace e prosperità, ma oggi deve diventare una vera potenza. Questo significa costruire una politica comune su tutti i fronti fondamentali, dalla difesa all’economia, dalla tecnologia all’energia.
• Politica estera e difesa comune: Non possiamo più permetterci che ogni Stato giochi per sé. Servono una diplomazia unica e una difesa europea integrata, con un esercito capace di proteggere il nostro continente senza dipendere da Washington.
• Mercato finanziario unico: Le nostre imprese devono potersi finanziare in Europa con un mercato borsistico unico, perché in sistema finanziario frammentato è un freno alla crescita.
• Sovranità tecnologica: Non possiamo restare dipendenti dalle infrastrutture digitali altrui. Serve un cloud europeo sicuro, regolato secondo i nostri principi, e social network europei che garantiscano la nostra indipendenza dai giganti americani o cinesi. Solo su questa base possiamo costruire sistemi di Intelligenza Artificiale che siano affidabili.
• Indipendenza energetica: L’Europa ha ancora una dipendenza inaccettabile da Stati inaffidabili per le sue forniture energetiche. Dobbiamo accelerare gli investimenti nelle rinnovabili, potenziare il nucleare e diversificare le fonti, per evitare di essere ricattabili.
Un continente che deve svecchiarsi
L’Europa non può più permettersi di essere la “vecchia Europa”, lenta, regolatrice, burocratica e incapace di prendere decisioni rapide. Il mondo cambia con una velocità senza precedenti, e noi siamo fermi. Se non vogliamo diventare irrilevanti, dobbiamo ribaltare i nostri canoni e reinventarci.
Il futuro appartiene a chi investe in innovazione, sicurezza e indipendenza economica. Se l’Europa vuole essere protagonista e non una provincia periferica della storia, deve svegliarsi adesso.
Abbiamo vissuto un’età dell’oro. Ma il passato non basta. Oggi dobbiamo combattere, combattere e combattere per la nostra libertà e indipendenza, prima che sia troppo tardi. Stand-up Europe.