Russia-Ucraina, verso l’accordo sul Mar Nero. Gli Usa: «Pronti a dare armi a Kiev in cambio delle terre rare»
Se l'accordo venisse ripristinato, Russia e Ucraina potrebbero far circolare liberamente le proprie navi nel Mar Nero per trasportare grano e prodotti agricoli L'articolo Russia-Ucraina, verso l’accordo sul Mar Nero. Gli Usa: «Pronti a dare armi a Kiev in cambio delle terre rare» proviene da Open.

È quello del Mar Nero il principale dossier in queste ore sul tavolo negoziale di Riad, in Arabia Saudita, a cui si alternano la delegazione ucraina e quella russa facilitate dai diplomatici statunitensi alla ricerca di un cessate il fuoco in Ucraina. L’iniziativa del Mar Nero è quella che prima della sua interruzione ha consentito all’Ucraina di esportare grano dai suoi porti senza essere attaccata. Lo stesso vorrebbe fare ora la Russia, oltre ad ottenere un allentamento delle sanzioni occidentali, ha sottolineato in un incontro con la stampa il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov.
La fine dell’accordo sul Mar Nero
La Russia si era ritirata dall’accordo nel luglio 2023, accusando i Paesi occidentali di non aver rispettato l’impegno ad allentare le sanzioni sulle sue esportazioni di prodotti agricoli e fertilizzanti. Di conseguenza, Mosca ha smesso di garantire un passaggio sicuro alle navi cargo da e verso l’Ucraina, e le esportazioni di grano ucraine sono quindi crollate. La delegazione ucraina ha fatto sapere che rimarrà anche oggi in Arabia Saudita per proseguire i negoziati, in seguito ai colloqui avuti ieri con la delegazione statunitense. Il Cremlino ha reso noto che «ci sono ancora moltissimi aspetti diversi legati all’accordo su cui si deve lavorare», ma ha espresso «desiderio e disponibilità» a proseguire lungo la via di un cessate il fuoco.
Trump: «Armi all’Ucraina in cambio delle terre rare»
Intanto, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato di essere disposto a fornire più armi all’Ucraina in cambio dell’accesso alle risorse minerarie del Paese previsto dall’accordo sulle terre rare. Lo riporta il Wall Street Journal. L’Ucraina è favorevole, ma mettere in pratica il piano potrebbe non essere così semplice. Infatti, molti dei minerali che interessano gli Stati Uniti si trovano in aree sotto occupazione russa o minacciate dall’avanzata di Mosca. Di conseguenza, sottolinea la testata statunitense, l’accesso alle preziose risorse naturali ucraine dipenderà, almeno in parte, dalla battaglia per l’Ucraina orientale, dove le forze russe stanno avanzando lentamente ma costantemente. Sebbene siano stati scoperti giacimenti di terre rare in diverse parti dell’Ucraina, il più grande giacimento conosciuto, scrive il Wsj, si trova vicino alla linea del fronte nell’Ucraina orientale.
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