Rocco Cutrì, segretario generale Fim Torino: “Servono investimenti e modelli a prezzi popolari per sostenere il settore automotive”
“I dati produttivi illustrati nel corso della prima giornata mettono in evidenza un triennio (2021-2023) di grandi guadagni da parte delle case automobilistiche europee nonostante il calo delle vetture immatricolate. Il 2024 ha invece segnato una brusca frenata non solo delle immatricolazioni, che già da tempo stavano segnando un lento ma inesorabile rallentamento, ma anche […] L'articolo Rocco Cutrì, segretario generale Fim Torino: “Servono investimenti e modelli a prezzi popolari per sostenere il settore automotive” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

“I dati produttivi illustrati nel corso della prima giornata mettono in evidenza un triennio (2021-2023) di grandi guadagni da parte delle case automobilistiche europee nonostante il calo delle vetture immatricolate.
Il 2024 ha invece segnato una brusca frenata non solo delle immatricolazioni, che già da tempo stavano segnando un lento ma inesorabile rallentamento, ma anche dei guadagni.
A pagare il prezzo più alto di questa crisi di vendite e finanziaria sono oggi i lavoratori dell’intera filiera dell’auto che in Europa stanno scontando una crisi senza precedenti, legata alla transizione green del settore”.
Lo sottolinea in una nota il Segretario della Fim Cisl Torino Rocco Cutrì, intervenendo a Bruxelles.
“Marchi cinesi, fino a pochi anni fa sconosciuti in Europa, hanno invece guadagnato quote di mercato inimmaginabili fino a qualche anno fa e non solo nel settore dell’elettrico ma anche nelle motorizzazioni endotermiche, dove hanno conquistato importantissime fette del mercato, mentre sulle motorizzazioni Bev sono ormai da diversi anni leader su scala globale”, prosegue Cutrì.
“Data questa situazione” sottolinea Rocco Cutrì “oggi è per noi fuori portata recuperare in breve tempo sulla Cina”.
“Quello che possiamo fare” sottolinea “è recuperare la capacità e la volontà di produrre modelli popolari con la finalità di mantenere operative le industrie, rinunciando a logiche unicamente orientate a ottenere un profitto alto in cambio di poche vetture prodotte e vendute.
Bisogna che l’industria dell’auto europea produca modelli spendibili sul mercato interno a costi accessibili e contemporaneamente continui ad investire sulla mobilità sostenibile, intervenendo anche a sostegno della filiera della componentistica”.
“Serve poi – ha aggiunto Cutrì – stabilità e certezza sulla normativa in una prospettiva più lunga, questo per evitare che l’incertezza delle regole future blocchi i progetti di sviluppo su nuovi modelli e tecnologie e rinvii l’acquisto di auto da parte dei consumatori.
L’Europa deve dedicare molte più risorse a questo settore, strategico per le ricadute tecnologiche e l’occupazione.
Per farlo, dobbiamo ragionare su strumenti simili al Next Generation EU, da investire a supporto delle infrastrutture, per l’industria automobilistica, per gli ammortizzatori e per la formazione dei lavoratori”.
L'articolo Rocco Cutrì, segretario generale Fim Torino: “Servono investimenti e modelli a prezzi popolari per sostenere il settore automotive” proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.