Registrazione tardiva del contratto di locazione: come rimediare
In caso di registrazione tardiva del contratto di locazione si va incontro a sanzioni precise che variano in base al ritardo temporale.

Provvedere alla registrazione del contratto di locazione rappresenta un obbligo imposto dalla normativa vigente, un adempimento che può essere eseguito dal locatore o dal locatario.
In caso di registrazione tardiva del contratto di locazione, che secondo la legge andrebbe effettuata entro 30 giorni dalla stipula, si va incontro a sanzioni precise che variano a seconda del ritardo temporale.
Come stabilito dal “Testo unico delle disposizioni concernenti l’imposta di registro”, modificato dal Dlgs n. 87/2024, possono verificarsi due casi:
- ritardo non superiore a 30 giorni: è prevista la sanzione amministrativa del 45% dell’ammontare dell’imposta dovuta;
- ritardo superiore a 30 giorni: sanzione amministrativa pari al 120% dell’imposta dovuta.
L’articolo 69 del Testo unico del 26/04/1986 n. 131 modificato dal Decreto legislativo del 14/06/2024 n. 87, infatti, stabilisce che:
Chi omette la richiesta di registrazione degli atti e dei fatti rilevanti ai fini dell’applicazione dell’imposta, ovvero la presentazione delle denunce previste dall’articolo 19 è punito con la sanzione amministrativa pari al centoventi per cento dell’imposta dovuta. Se la richiesta di registrazione è effettuata con ritardo non superiore a 30 giorni, si applica la sanzione amministrativa del quarantacinque per cento dell’ammontare delle imposte dovute.
Per sanare le violazioni è possibile ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso, fruendo della possibilità di versare interessi e sanzioni ridotte.