Recensione Xiaomi Buds 5 Pro WiFi, le prima TWS con XPAN, ma basterà?
Abbiamo provato le nuove Xiaomi Buds 5 Pro in versione WiFi, ecco come è andata
Negli ultimi anni, il settore degli auricolari true wireless ha visto una rapida evoluzione: design più raffinati, autonomia sempre maggiore, cancellazione attiva del rumore più efficace e, soprattutto, una corsa continua verso una qualità sonora sempre più di alta gamma (sempre per quanto le dimensioni lo rendano possibile). In questo scenario competitivo si inseriscono le Xiaomi Buds 5 Pro WiFi, auricolari che, almeno sulla carta, sembrano promettere una vera rivoluzione grazie alla combinazione di triplo driver e audio lossless via WiFi.
Ma mantengono davvero tutte queste promesse? Le ho provate a fondo, utilizzandole sia in modalità Bluetooth che in quella più avanzata con connettività WiFi XPAN, per capire se siamo davvero davanti a un nuovo punto di riferimento o semplicemente a un altro esercizio di stile tecnologico.
DESIGN E ERGONOMIA
Le Xiaomi Buds 5 Pro WiFi si presentano con un'estetica che cerca chiaramente di collocarsi nella fascia premium del mercato TWS. Le linee sono eleganti, la custodia è compatta e presenta una particolare apertura frontale “a sportellino”, anzichè il classico coperchio a conchiglia. Una volta aperto le cuffiette sono in posizione verticale e lo stelo è libero . Questa scelta, pur originale dal punto di vista visivo, non è tra le più comode: richiede l’utilizzo di due mani e una certa attenzione per evitare di far cadere gli auricolari durante l’estrazione o l’inserimento.