Questi ricercatori hanno scoperto il modo per far rigenerare il fegato danneggiato in pochi minuti

Un team di ricercatori del Centro Nazionale di Ricerca sul Cancro (CNIO) in Spagna ha identificato un nuovo e sorprendente meccanismo biologico che consente al fegato di iniziare a rigenerarsi nel giro di pochi minuti dopo un danno acuto. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature, questo processo coinvolge il glutammato, un amminoacido già noto...

Mar 31, 2025 - 19:00
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Questi ricercatori hanno scoperto il modo per far rigenerare il fegato danneggiato in pochi minuti

Un team di ricercatori del Centro Nazionale di Ricerca sul Cancro (CNIO) in Spagna ha identificato un nuovo e sorprendente meccanismo biologico che consente al fegato di iniziare a rigenerarsi nel giro di pochi minuti dopo un danno acuto. Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Nature, questo processo coinvolge il glutammato, un amminoacido già noto per il suo ruolo chiave nel metabolismo cellulare, che apre ora nuove prospettive terapeutiche per pazienti affetti da malattie epatiche gravi o sottoposti a resezione del fegato.

Il fegato, organo essenziale per la digestione, il metabolismo e la detossificazione, è famoso per la sua capacità rigenerativa. Tuttavia, in presenza di patologie croniche come la cirrosi, questa capacità viene meno. Attivare la rigenerazione epatica diventa quindi fondamentale per trattare danni gravi al fegato, soprattutto in pazienti che hanno subito una epatectomia o sono in attesa di trapianto.

Lo studio del CNIO ha individuato per la prima volta una sequenza di reazioni biologiche rapidissime, innescate appena pochi minuti dopo un danno epatico acuto. Tutto inizia con la produzione di glutammato da parte degli epatociti, le cellule del fegato, che rilasciano questo amminoacido nel sangue. Il glutammato raggiunge così il midollo osseo, dove attiva i monociti, cellule del sistema immunitario. Questi monociti, una volta in circolo, si trasformano in macrofagi, che tornano nel fegato rilasciando fattori di crescita che stimolano la rigenerazione degli epatociti.

Secondo il professor Nabil Djouder, responsabile del gruppo di studio “Fattori di crescita, nutrienti e cancro” del CNIO, si tratta di “un meccanismo fondamentale e universale che permette al fegato di auto-ripararsi dopo un danno acuto”.

Il ruolo della glutammina sintetasi

fegato rigenerazione

Un elemento chiave di questo processo è la glutammina sintetasi, una proteina prodotta da specifici epatociti che regola i livelli di glutammato. Lo studio ha dimostrato che quando l’attività della glutammina sintetasi diminuisce — come avviene naturalmente dopo un danno acuto — i livelli di glutammato nel sangue aumentano, favorendo così la comunicazione con il midollo osseo e attivando il processo rigenerativo.

L’analisi ha anche chiarito un dubbio finora irrisolto: come fanno le diverse aree del fegato a coordinarsi durante la rigenerazione. I ricercatori hanno identificato che sono proprio gli epatociti produttori di glutammina sintetasi ad avere un ruolo centrale in questo coordinamento.

Le applicazioni cliniche di questa scoperta potrebbero essere molto ampie. Gli esperimenti, condotti su topi, sono stati validati attraverso strumenti bioinformatici su database contenenti informazioni sia su epatociti murini che umani. Il passo successivo, secondo gli autori, sarà testare il potenziale del glutammato come integratore alimentare nei pazienti umani sottoposti a interventi chirurgici epatici o affetti da patologie croniche come la cirrosi.

La ricercatrice María del Mar Rigual, prima autrice dello studio, sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per valutare l’efficacia dell’integrazione di glutammato negli esseri umani, in particolare in coloro che hanno subito la rimozione parziale del fegato a causa di tumori.

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Fonte: CNIO

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