“Può potenzialmente portare alla morte e lesioni cerebrali”: c’è una pratica erotica pericolosa e in aumento tra i giovani. L’allarme degli esperti

Sono giorni particolari in cui, in Italia, il mondo della sessualità da una parte e quello del porno dall’altra si ritrovano al centro del dibattito pubblico. Da un lato per le dichiarazioni del ministro Valditara sull’educazione sessuale nelle scuole, dall’altro per una vicenda di tutt’altro genere: le accuse rivolte al celebre attore hard Rocco Siffredi.

Nel frattempo, dall’altra parte del mondo, in Australia, una escort – Katija Cortez – ha lanciato un allarme riguardo a una pratica erotica che, secondo la sua esperienza personale, starebbe conoscendo una diffusione crescente. Una vera e propria tendenza che potrebbe comportare seri rischi. Ne ha parlato lei stessa a news.com.au e la storia è stata riportata anche dal Daily Mail.

Cortez, 29 anni, ha spiegato di aver sperimentato per la prima volta questa pratica sessuale quando era solo un’adolescente. Un gesto inaspettato del suo partner di allora: “Prima non se ne parlava come se ne parla adesso. Se mi avesse chiesto il consenso, probabilmente avrei detto di no”. Di cosa si tratta? Del soffocamento. O meglio, dell’asfissia erotica. Ovvero quella pratica che consiste nel limitare la respirazione (di se stessi o del partner) al momento dell’orgasmo o poco prima. Lo scopo, volendo sintetizzare, è quello di prolungare o intensificare le sensazioni relative al piacere.

Un’azione che sta diventando sempre più diffusa in Australia e che potrebbe essere molto pericolosa: “Quando ero più giovane, molti ragazzi avevano iniziato a farlo, e credo che sia sicuramente dovuto al fatto di averlo visto nei porno. Soffocare durante un porno è molto, molto comune – ha dichiarato Cortez -. Proprio come nei film, le pornostar sono professioniste qualificate che lavorano in ambienti controllati dove molti aspetti vengono concordati in anticipo. Anche gli attori porno discutono su cosa fare e cosa non fare prima di una scena”. Quindi ha aggiunto giustamente: “Bisogna capire che questa particolare perversione può essere spaventosa e non dovrebbe essere fatta senza chiedere il permesso”.

Un’indagine condotta dalla facoltà di giurisprudenza dell’Università di Melbourne e dall’Università del Queensland ha scoperto che più della metà dei giovani australiani ricorre al soffocamento durante i rapporti sessuali. Al riguardo si è espressa anche la professoressa Heather Douglas della Melbourne Law School, affermando: “Esercitare pressione sul collo non è sicuro. Anche una piccola pressione può causare gravi danni e potenzialmente la morte”, le parole dell’esperta.

La quale infine ha concluso: “Particolarmente preoccupante è il fatto che questo comportamento possa portare a lesioni cerebrali, e più spesso le persone si strangolano, maggiore è la probabilità di lesioni cerebrali. Spesso, le persone non se ne rendono conto”.

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