Private credit: attese nuove regole, ma i gestori non sono pronti

Un’ondata di nuove regolamentazioni potrebbe presto investire il mercato del credito privato, e non tutti gli operatori sembrano pronti ad affrontarla. È quanto emerge da una recente ricerca condotta da Nordic Trustee, parte del gruppo internazionale di servizi finanziari Ocorian, che ha interpellato una serie di responsabili del settore in diverse aree d’Europa, tra cui... Leggi tutto

Apr 29, 2025 - 12:37
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Un’ondata di nuove regolamentazioni potrebbe presto investire il mercato del credito privato, e non tutti gli operatori sembrano pronti ad affrontarla. È quanto emerge da una recente ricerca condotta da Nordic Trustee, parte del gruppo internazionale di servizi finanziari Ocorian, che ha interpellato una serie di responsabili del settore in diverse aree d’Europa, tra cui Regno Unito e Irlanda, Germania, Svizzera, Benelux, Paesi nordici ed Europa orientale.

Nel dettaglio, secondo il rapporto, il 79% dei dirigenti intervistati prevede un aumento della regolamentazione nel credito privato nei prossimi 12-18 mesi, con un 15% che si aspetta un incremento significativo. Tuttavia, solo un esiguo 33% degli intervistati ritiene che i gestori di fondi di credito privato siano davvero ben attrezzati per affrontare le normative attuali nel proprio Paese.

La maggioranza relativa (65%) considera i gestori “abbastanza preparati”, mentre appena il 2% li giudica “poco attrezzati”.

Nonostante il basso livello di preoccupazione dichiarata, l’indagine evidenzia una generale insoddisfazione per il quadro normativo esistente: solo il 37% degli operatori ritiene infatti che la regolamentazione vigente sia adeguata, mentre il 56% sostiene che sia necessaria una revisione, con modifiche o una riduzione delle regole. Un ulteriore 7% denuncia una carenza di regolamentazione.

Lo studio ha coinvolto professionisti attivi nella gestione di fondi di debito e credito privato, investimenti in debito privato e private equity, oltre a società che utilizzano il credito privato come fonte di finanziamento e consulenti specializzati in debito.

Il messaggio è chiaro: il settore si aspetta una stretta regolatoria, ma non si sente ancora pienamente pronto ad affrontarla. E in un mercato in rapida espansione come quello del credito privato, il rafforzamento della governance normativa sembra sempre più inevitabile e urgente.