Precompilata 2025: istruzioni, calendario e novità fiscali
I modelli 730/2025 e Redditi PF/2025 online dal pomeriggio del 30 aprile con invio dal 15 maggio, novità per rinnovabili e forfettari.

Le dichiarazioni dei redditi precompilate saranno a disposizione dei contribuenti a partire dal pomeriggio del 30 aprile. Per due settimane si potranno solo consultare, mentre dal 15 maggio sarà possibile anche inviarle, con o senza modifiche.
L’Agenzia delle Entrate con apposito provvedimento del 23 aprile, ha dettagliato tutte le regole operative per la dichiarazione dei redditi precompilata 2025.
Calendario dichiarazione dei redditi precompilata 2025
Il Modello 730 e il Modello Redditi PF sono disponibili nell’area riservata del sito AdE. Il contribuente può entrare in autonomia con le proprie credenziali, e presentare la dichiarazione oppure può avvalersi di un intermediario. Anche quest’anno c’è la possibilità di scegliere una persona di fiducia, a cui va conferita una delega.
Per il calendario di questa stagione dichiarativa, ecco le date fondamentali:
- dal 30 aprile si può consultare il Modello 730/2025 e il Modello Redditi PF/2025;
- dal 15 maggio si possono modificare e inviare le dichiarazioni;
- entro il 30 settembre bisogna presentare il Modello 730;
- entro il 31 ottobre bisogna presentare il Modello Redditi.
Compilazione autonoma semplificata
Per coloro che presentano il Modello 730/2025, il sistema propone una modalità di compilazione semplificata che non richiede di specificare le informazioni dei diversi righi: basta rispondere a domande poste dal sistema in modo comprensibile; sarà poi il software a inserire i dati nei vari campi del modello.
Questa modalità è aggiuntiva rispetto a quella di precompilazione tradizionale, quindi il contribuente può scegliere quale modalità preferisce. Quest’anno fra l’altro è stata rivista la funzionalità che consente il passaggio da una modalità all’altra, per renderla più intuitiva.
Nuovi dati nei modelli precompilati
Il Fisco ha predisposto la dichiarazione precompilata utilizzando i dati delle certificazioni uniche e quelli che vengono comunicati dai diversi soggetti obbligati alle comunicazioni, come banche, medici e ospedali, farmacie, scuole, assicurazioni, amministratori di condominio. Ci sono diverse novità in materia di dati presinseriti. Innanzitutto, per i contribuenti in regime forfettario, in via sperimentale il Fisco ha utilizzato anche i dati di fatture elettroniche e corrispettivi giornalieri. Un’altra novità riguarda invece coloro che producono energia con impianti fotovoltaici domestici: per la prima volta in dichiarazione ci sono i dati, trasmessi dai soggetti terzi come il GSE, sui proventi derivanti dalla cessione di energia autoprodotta.
Le informazioni precaricate
Quest’anno il Fisco ha precaricato nelle dichiarazioni quasi 1 miliardo e 300 milioni di dati. Le spese sanitarie si confermano in testa alla classifica con oltre 1 miliardo di documenti fiscali trasmessi. Seguono i premi assicurativi (più di 98 milioni di dati), le certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (quasi 75 milioni) e i bonifici per ristrutturazioni (10 milioni e mezzo). Rispetto al 2024, grande incremento per le ristrutturazioni condominiali (quasi 7 milioni e mezzo di dati, +32%), le erogazioni liberali (2 milioni e ottocentomila, +13%) e per le spese scolastiche (8 milioni e mezzo), universitarie (4 milioni) e per gli asili nido (oltre mezzo milione).
Ecco l’elenco di tutte le spese detraibili precaricate nelle dichiarazioni dei redditi 2025:
- quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso;
- premi di assicurazione sulla vita, causa morte e contro gli infortuni e premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi;
- contributi previdenziali e assistenziali;
- contributi versati per gli addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale o familiare, anche tramite lo strumento del Libretto Famiglia;
- spese sanitarie e relativi rimborsi;
- spese veterinarie;
- spese universitarie e spese per corsi statali post diploma di Alta formazione e specializzazione artistica e musicale e relativi rimborsi;
- contributi versati alle forme di previdenza complementare;
- spese funebri;
- spese relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e agli interventi finalizzati al risparmio energetico;
- spese relative ad interventi di sistemazione a verde degli immobili;
- erogazioni liberali nei confronti delle ONLUS, delle associazioni di promozione sociale, delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico e delle fondazioni e associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica;
- spese per la frequenza degli asili nido e relativi rimborsi;
- spese per la frequenza scolastica e relativi rimborsi;
- spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale ed interregionale e relativi rimborsi;
- rimborsi erogati per l’acquisto di occhiali da vista ovvero di lenti a contatto correttive (cd. “bonus vista”);
- rimborsi erogati dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, per le spese sostenute per procedure di adozione o affidamento preadottivo di minori stranieri, concluse tramite Ente autorizzato;
- oneri versati per il riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.