Pino secolare crollato ai giardini. Dopo quattro mesi incuria e degrado
Protestano i residenti tra via Aleardi e via Burchietti. Meriggi: "Così non si valorizza la memoria dell’albero"

Degrado, cavi liberi, sporcizia, monconi di pino secolare. Sono arrabbiati i residenti della zona di via Aleardi, via Burchietti. Là dove c’era l’albero simbolo di Scandicci ci sono rimaste le macerie. Da gennaio, quando si è verificato il crollo dell’albero, la situazione è rimasta com’era. L’area è stata transennata, in mezzo ci sono rimasti i pezzi dell’albero, all’acqua a marcire, il quadro elettrico è aperto, la situazione generale versa nel degrado. Almeno sono state tagliate le erbacce che erano cresciute ‘modello jungla’. Ma il quadro generale è quello che appare ai cittadini tutti i giorni. C’era un giardino, chiuso da anni perché il pino risultava sotto osservazione, adesso ancora inaccessibile perché da cinque mesi non è stata fatta alcuna sistemazione dell’area.
Siamo nel centro storico di Scandicci, nel pieno dell’asse pedonale. Il caso è diventato politico perché il consigliere di opposizione Enrico Meriggi ha annunciato un’interrogazione. "Mi domando come sia possibile andare avanti in questa maniera – ha detto – tenere un giardino in queste condizioni per cinque mesi, senza ripulire, intervenire, e renderlo nuovamente disponibile alla popolazione. E anche i legni dei tronchi, ci sentiamo presi in giro. La sindaca aveva annunciato che il legno sarebbe stato recuperato con opere artistiche e arredi per le scuole. Sicuramente lo farà, ma tenere questi pezzi di tronco alle intemperie per cinque mesi non pare la strada giusta per valorizzare la memoria dell’albero. Vorremmo non essere presi in giro, ma vedere le cose fatte per bene nel rispetto non nostro, ma dei cittadini e del rango di Scandicci".
Il pino di via Burchietti aveva 179 anni, è caduto il 12 gennaio scorso. Dopo l’ultima verifica del dicembre 2023, l’albero era stato inserito in classe C, ovvero una pianta con stabilità buona per la quale le verifiche sono da effettuarsi ogni 2 anni. A seguito dell’evento l’amministrazione aveva avviato un controllo a tappeto sulle 12.000 piante che si trovano sul territorio, con particolare riguardo a quelle che si trovano nella fascia di rischio più alta, ovvero in prossimità delle aree più abitate. Nel progetto di semipedonalizzazione, c’era la volontà di salvaguardare l’area intorno al pino secolare.
Fabrizio Morviducci