Pierre Brault: l’artista che dà forma alla luce con le sue opere realizzate in plexiglass riciclato
Nato a Parigi nel 1992, Pierre Brault è un artista che ha saputo trasformare la luce e il colore in elementi chiave della sua espressione artistica. Il suo percorso è stato influenzato sin dall’inizio dagli impressionisti, in particolare da Claude Monet, il cui interesse per le sfumature luminose e la natura ha lasciato un segno...
Nato a Parigi nel 1992, Pierre Brault è un artista che ha saputo trasformare la luce e il colore in elementi chiave della sua espressione artistica. Il suo percorso è stato influenzato sin dall’inizio dagli impressionisti, in particolare da Claude Monet, il cui interesse per le sfumature luminose e la natura ha lasciato un segno profondo nel suo approccio creativo.
Dopo aver completato gli studi presso la scuola di arti grafiche di Penninghen, Brault ha iniziato a farsi notare nel mondo dell’arte e del design, attirando l’attenzione delle case di moda. Courrèges è stata la prima a credere nel suo talento, offrendogli il ruolo di assistente alla direzione artistica, ma nel tempo ha collaborato con brand prestigiosi come Cartier, Lacoste e Ladurée.
Le sue opere nascono in un laboratorio che ricorda un ambiente chirurgico, dove ogni dettaglio viene curato con precisione estrema. Il suo materiale distintivo è il plexiglass riciclato, attraverso il quale realizza sculture e installazioni tridimensionali che interagiscono con la luce naturale. Il sole diventa un elemento fondamentale nelle sue creazioni, proiettando giochi di colore sulle superfici circostanti e trasformando lo spazio in un’esperienza sensoriale immersiva.
Le installazioni ispirate alle meridiane
Uno dei suoi progetti più affascinanti è POP SUNDIAL, una serie di installazioni ispirate alle meridiane. Utilizzando le facciate degli edifici urbani, Brault ha sviluppato tre variazioni di questi strumenti antichi per scandire il tempo attraverso la luce.
I titoli delle sue opere riprendono espressioni latine evocative: SOL REGIT OMNIA (“Il sole governa su tutto”), DO SI SOL (“DO se il sole dà”) e SINE MOTU CURRO (“Immobile, comunque corro”). L’obiettivo è invitare il pubblico a rallentare, ad alzare lo sguardo e a osservare la danza delle ombre colorate che si creano nel corso della giornata.
Il suo lavoro esplora anche la bellezza della natura, in particolare il mondo animale. Attraverso sculture anamorfiche, Brault gioca con la percezione dello spettatore, creando illusioni ottiche che richiedono un punto di vista specifico per essere pienamente comprese.
La sua arte non è solo estetica, ma porta con sé un messaggio profondo: riflettere sul legame tra uomo e natura, sulla fragilità del nostro ecosistema e sulla necessità di un approccio più sostenibile alla vita quotidiana. Le sue opere, esposte in gallerie prestigiose come le Galeries Bartoux di Parigi, continuano a stupire per la loro capacità di trasformare gli spazi, regalando a chi le osserva un momento di contemplazione e meraviglia.
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